mercoledì
18 Giugno 2025
spettacolo

Il Teatro Socjale si prepara all’avvio della 35esima stagione

Un cartellone che spazia dal jazz al rock, passando per musiche balcaniche e cantatuorato tra grandi nomi del panorama nazionale e protagonisti della scena internazionale. Apertura il 25 ottobre con il concerto di beneficenza in favore dei cittadini alluvionati

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Teatro Socjale Piangipane

Riparte dal 25 ottobre la programmazione del Teatro Socjale di Piangipane, che si prepara per la sua 35esima stagione musicale. «Un risultato più unico che raro in un piccolo teatro di paese, reso possibile dall’impegno incessante dei volontari e delle associazioni che da anni si impegnano a dare vita al teatro, per restituire alla cittadinanza non solo come luogo di cultura, ma anche un punto di riferimento e di aggregazione» dichiara Tiziano Mazzoni, presidente del Circolo Arci Teatro Socjale. La stagione 2023/2024 ha visto in cartellone oltre 70 spettacoli, e quest’anno gli organizzatori promettono un programma ancora più nutrito, tra ospiti nazionali e internazionali, serate dedicate al jazz (tra le prime vocazioni del teatro) e grazie alla collaborazione tra il Circolo Arci, Ravenna Teatro e Ravenna Manifestazioni. Tra gli appuntamenti più attesi, quello con la Barcelona Gipsy Balkan Orchestra, Rachele Bastreghi (voce femminile dei Baustelle) Lachy Doley e Andy (Bluvertigo).

Lo spettacolo di apertura di venerdì 25 vedrà protagonista, come da tradizione, il pianista Vittorio Bonetti: «Storico amico del Socjale, atteso ogni anno in apertura della stagione – spiega Filippo Padovani, direttore artistico della rassegna – quest’anno il suo concerto avrà un valore aggiunto, perchè l’intero ricavato della serata sarà devoluto a sostegno dei cittadini alluvionati».

Si prosegue il 1 novembre con i primi protagonisti dal panorama internazionale: la Barcelona Gipsy BalKan Orchestra (BGKO), un gruppo eterogeneo di musicisti con un repertorio di musiche balcaniche che richiama lo stile di Bregović. L’8 novembre è il momento di un altro atteso ritorno sul palco del Socjale, quello di Giacomo Toni con le sue  “narrazioni pianistiche di un Paolo Conte immerso in una vasca di LSD” (Francesco Sacco – Rolling Stone). I testi paradossali, ironici, ma dal piglio cantautoriale che contraddistinguono il suo “piano-punk” saranno accompagnati da una big band d’eccezione tra tastiere, percussioni e fiati.

Il 15 novembre, Andrea Andy Fumagalli (cofondatore dei Bluvertigo insieme a Morgan) si esibirà in un omaggio a David Bowie, non una serata cover, ma un vero e proprio tributo d’autore accompagnato dalla band Bowieness (Alberto Linari alle tastiere, Alessandro De Crescenzo alla chitarra, Andrea Squizzato per la batteria, Paola Zadara, basso, cori, armonizzazioni e Nicole Pellicani al synth). Il 22 novembre la platea di Piangipane sarà coinvolta in un viaggio tra rock e opera, con il debutto del progetto di Cristian “Cicci” Bagnoli  in collaborazione con l’Ensemble Aric Classica diretta da Loris Ceroni: dai Beatles ai Pink Floyd, dai Dire Straits ai Toto tra le sinfonie dell’orchestra dal vivo e il sound della band composta da Marco Dirani (basso), Alberto Linari (tastiere), Tommy Graziani (batteria), Annastella Camporeale e Antonella Nuti (cori). Il 29 novembre il jazz torna a ed essere protagonista del Socjale, grazie al dinamismo dei “The Jammers” unito all’eleganza della voce di Joyce Yuille. La cantante statunitense sarà accompagnata dal sound del sax tenore di Alessandro Fariselli, dalle percussioni di Fabio Nobile e Luca Mattioni e dalla performance all’organo di Mecco Guidi. 

Il 4 dicembre un eccezionale appuntamento di mercoledì, in occasione di una delle 3 date italiane dell’Italian tour di Lachy Doley ( il “Jimi Hendrix dell’Hammond Organ”), definito il più pirotecnico performer al mondo di questo strumento. In settimana si raddoppia con il tradizionale appuntamento del venerdì (6 dicembre) che vedrà sul palco la cofondatrice dei Baustelle Rachele Bastreghi impegnata nel suo progetto da solista. Bastreghi racconterà la quotidianità di “Un giorno da Psychodonna” accompagnata dalle musiche di Mario Conte e dalla performance fisica dell’illustratore Alessandro Baronciani, chedisegnerà in diretta prendendo spunto dalle suggestioni dello spettacolo. 

Il 13 dicembre Daniele di Bonaventura porterà sul palco del Socjale “Arie, Danze e Improvvisi dall’Argentina all’Italia”, accompagnato da venti archi dell’orchestra Cherubini. «Questo teatro è un luogo molto caro ai giovani orchestrali e allo stesso Muti – racconta Antonio de Rosa, sovrintendente di Ravenna Manifestazioni – che ne ha da sempre apprezzato l’acustica, l’architettura e la valenza sociale». Venerdì 20 dicembre si passa all’hard rock  anni ’70 e ’80 con Michele Luppi  (WhiteSnake e Mr.Pig) e la sua band. La prima parte della stagione si chiuderà il 10 gennaio 2025 con il Bermuda Acustic Trio, il gruppo fondato da Giorgio Buttazzo e Luciana Buttazzo che negli anni si è arricchito della presenza di Andrea “Atto” Alessi e Lele Veronesi. Un atteso ritorno al Socjale, con un repertorio che spazia dal pop al rock, jazz, blues e persino la musica classica in uno spettacolo improvvisato e senza soluzione di continuità che rende ogni concerto diverso da quello precedente.

Tutti gli spettacoli in cartellone avranno inizio alle 21.30, ma le porte del teatro si apriranno a partire dalle 20.30 per il consueto momento di convivialità. Gli spettacoli musicali saranno riservati ai soci del Circolo Arci, mentre quelli promossi da altri enti saranno invece aperti a tutti. È sempre consigliato l’acquisto del biglietto in prevendita ed è possibile sottoscrivere l’abbonamento per tutti gli appuntamenti della rassegna. Come da tradizione, i prezzi d’accesso saranno contenuti per dare a tutti i cittadini la possibilità di fruire degli spettacoli e l’intervallo sarà allietato dai celebri cappelletti del Socjale, preparati con passione dalle volontarie e dai volontari del circolo. Alessandro Argnani, direttore di Ravenna Teatro, commenta la presentazione della rassegna «ringraziando i volontari che hanno il difficile compito di tenere viva questa realtà tanto fragile quanto necessaria, come luogo di incontro per i cittadini, come primo approdo al mondo del teatro per i più giovani e come occasione di dialogo tra altre realtà, come può avvenire per spettacolo e sport. Come centro di produzione di Ravenna Teatro siamo fieri di devolvere ogni anno parte dei fondi elargiti da Roma nel supporto di questa realtà».

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