La Stagione d’Opera del Teatro Alighieri di Ravenna continua venerdì 28 febbraio (20.30) e domenica 2 marzo (15.30), con il nuovo allestimento de La vestale che reimmagina il capolavoro di Gaspare Spontini a partire dall’incontro fra Visconti e Callas. Sono trascorsi duecentocinquanta anni dalla nascita Spontini e settanta dalla storica produzione scaligera della sua Vestale con Luchino Visconti alla regia, Antonino Votto sul podio e, in scena, Franco Corelli e Maria Callas.
Gianluca Falaschi, regista della riedizione commenta: «Così la vestale romana e il soprano greco si rispecchiano l’una nell’altra, perché come Maria Callas, Giulia è una figura osservata, giudicata e spinta verso una perfezione insostenibile, un peso che alla fine si rivela schiacciante». Nel ruolo della giovane destinata al tempio c’è Carmela Remigio, mentre Bruno Taddia è Licinio, che di Giulia è innamorato; Joseph Dahdah è l’amico Cinna, mentre Daniela Pini è la Gran Vestale (nella replica del 2 marzo il ruolo è di Lucrezia Venturiello) e Adriano Gramigni interpreta il Gran Pontefice. Infine, l’orchestra (La Corelli) è guidata da Alessandro Benigni guida l’Orchestra e Corrado Casati è maestro del Coro del Teatro Municipale di Piacenza; le coreografie sono firmate da Luca Silvestrini e le luci da Emanuele Agliati.
Il costo dei biglietti andrà da 15 a 45 euro, con riduzioni per under 18 (5 euro) e possessori di Carta Giovani Nazionale (platea e palchi 20 euro). I sottotitoli e la trama del libretto sono consultabili gratuitamente l’app gratuita Lyri, in italiano e inglese.
L’opera sarà introdotta dall’appuntamento di giovedì 27 febbraio alle 18, nel Salone Nobile di Palazzo Rasponi (Piazza Kennedy) per la rassegna a ingresso libero “Prima dell’opera”, dedicata all’approfondimento dei titoli in cartellone. In questo caso guida l’incontro Emilio Sala, musicologo e docente all’Università Statale di Milano.
In occasione delle recite sono esposte a teatro le opere commissionate all’artista Felice Nittolo e dedicate ai titoli della Stagione. Per La vestale, Nittolo si è ispirato al mosaico degli amanti della Villa del Casale di Piazza Armerina.