lunedì
16 Giugno 2025
Teatro

Polis presenta il suo Iberian Focus: il programma dell’ottava edizione del festival

La rassegna di ErosAnteros si divide in un'anteprima dedicata agli under35 (Polis Neon), seguita dalla sezione centrale sulla scena contemporanea spagnola e portoghese e dalla celebrazione dei 15 anni della compagnia ravennate nel prossimo settembre

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Il teatro contemporaneo torna protagonista a Ravenna con l’ottava edizione di Polis Festival, la rassegna diretta da Davide Sacco e Agata Tomsic (ErosAntEros), che porta i protagonisti della scena europea nei luoghi simbolo della città, dal Rasi al Mar, passando per Almagià, Teatro Socjale di Piangipane e, per la prima volta quest’anno, il Cimitero Monumentale di Ravenna). Negli ultimi anni, la rassegna è caratterizzata da un focus internazionale che esplora la performance contemporanea di una particolare regione, dalla Francia ai Balcani, per arrivare quest’anno alla penisola iberica, tra Spagna e Portogallo. Tutti gli spettacoli saranno in lingua originale, soprattitolati in italiano e inglese.

L’edizione di quest’anno è articolata in tre sezioni: «Un mostro a tre teste» scherza Tomsic, che spazia dall’Iberian Focus (6-11 maggio), all’anteprima Polis Neon, sezione dedicata alla scena under35 italiana (realizzata con il sostegno del Mic e di Siae), novità di quest’anno in programma il 2 e 3 maggio alle Artificerie Almagià. Infine, a settembre, ErosAnteros festeggerà i 15 anni della fondazione della compagnia con due tre spettacoli e due tavole rotonde tra venerdì 26 e sabato 27.

«Dittature, colonialismo, pensiero utopico, femminismo, queerness, multiculturalismo e scambi intergenerazionali, questi alcuni dei temi trattati in queste due settimane di programmazione – commentano Sacco e Tomsic – confermando e rafforzando la vocazione del festival alle tematiche della difesa dei diritti civili». Sono più di 35 gli appuntamenti in programma per questa ottava edizione, con otto prime nazionali e momenti di confronto (tavole rotonde tra artisti, studiosi e operatori internazionali), che confermano la proposta artistica di respiro europeo distintiva del festival. Tornano anche gli sconti per gli under30 e l’iniziativa del “biglietto sospeso”, con l’idea di portare a teatro anche quelle persone che per motivi economici o sociali solitamente non lo frequentano (oltre 100 ogni anno) e diverse centinaia di under30.

L’immagine che accompagna questa edizione del Festival si ispira a Il sabba delle streghe di Francisco Goya che, reinterpretato dall’artista e attivista Gianluca Costantini, vuole richiamare anche anche un altro celebre dipinto del pittore spagnolo, dal titolo che risuona attuale: Il sonno della ragione genera mostri. La citazione a cui si ispira invece è dell’autore portoghese Miguel Torga: “L’universale è il locale meno i muri”.

«E se le tre streghe del manifesto, come le tre teste del “festival-mostro”, si fanno gioco di chi la ragione ha rifuggito, Polis non smette di tracciare ponti tra passato e futuro attraverso i linguaggi delle arti performative contemporanee, per continuare a riflettere sul presente e immaginare nuovi mondi possibili insieme ad artisti, spettatori, studiosi, giornalisti e operatori internazionali. Perseguendo l’utopia che un mondo privo di confini sia ancora possibile, come auspicato da Torga».

Lingemi Paris Erosanteros
Witch is – Landi/Mignemi/Paris

Polis Neon (tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito, alle Artificierie Almagià):

La sezione dedicata alle compagnie italiane under35 si apre venerdì 2 maggio (ore 20) con Anse, lo spettacolo intercediate che unisce la ricerca metrico-narrativa e vocale di Mezzopalco quella visiva e scenico-registica di Usine Baug. A seguire, (ore 22) il duo Ucci Ucci  porta in scena Twisted World (spettacolo vincitore del bando MittelYoung 2024). Lo spettacolo, che parte dal caso del massacro del californiano Elliot Rodger, coinvolgerà il pubblico dandogli la possibilità di interagire in una sorta di “videogioco” determinando la trama dello spettacolo.

Sabato 3 maggio (ore 20) Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri presentano La sparanoia. Lo spettacolo muove da un’indagine sulla “generazione Z”, la generazione senza futuro, sistemicamente impossibilitata ad accedere alle condizioni socio-economiche concesse, alla stessa età, alle generazioni precedenti. A seguire (ore 22) va in scena Witch is della Compagnia Landi/Mignemi/Paris (spettacolo finalista al bando Registi Under35 Biennale Teatro di Venezia 2022). A partire dalla figura archetipica della strega, lo spettacolo ne ricostruisce la storia, dai roghi quattrocenteschi fino all’affermazione della società capitalista.

Entrambe le giornate sono accompagnate da momenti di ascolti musicali, rigorosamente under35, da un’ora prima dell’inizio degli eventi fino a tarda serata. Venerdì 2 maggio, dalle 19 alle 24, selezione musicale a cura di Lester Mann, mentre sabato 3 maggio, dalle 17 alle 24, a cura di zora e praylove. Nel pomeriggio di sabato (ore 18) ci sarà anche una tavola rotonda con gli artisti di Polis Neon, coordinata dalla giornalista Laura Palmieri. (In diretta streaming sui canali del festival).

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Alejandro Postigo

Iberian Focus:

Per tutto il periodo della rassegna, dal 6 all’11 maggio, gli spettatori potranno vivere un’esperienza individuale a ingresso gratuito ambientata nel cimitero monumentale di Ravenna: grazie all’audioguida “Corpi Celesti”, della compagnia spagnola El Conde de Torrefiel, sarà possibile effettuare un soundwalk a libero accesso negli orari di apertura del cimitero (dalle 7 alle 18). Per partecipare alla passeggiata è necessario un foglio bianco di qualsiasi dimensione, una penna, un accendino e uno smartphone con fotocamera, auricolari e la preventiva registrazione online.

Martedì 6 maggio al Rasi troveranno spazio le due compagnie emergenti scelte dagli spettatori Visionari tra le 301 proposte candidate tramite bando nazionale. Alle ore 20, Giovanni Onorato con A.L.D.E. Uno spettacolo teatrale in cui un attore e un musicista dialogano, dove 
il linguaggio oscilla fra il teatro di narrazione e la performance e dove la slam poetry diviene strumento narrativo funzionale al racconto. Alle ore 21.30, la compagnia Peso Piuma presenta Amazon Crime, performance in cui le storie dei personaggi si intrecciano con quelle vere legate al mondo di Amazon.

Mercoledì 7 maggio, sempre al Rasi, andrà in scena alle 21 la prima nazionale di Rita di AriaTeatro. Lavoro tratto da una pièce della nota drammaturga catalana Marta Buchaca, parla della difficoltà di “lasciare andare” le persone che amiamo, in una sorta di tragicommedia che solleva la questione di cosa significhi vivere con dignità ed esplora la legittimità che abbiamo quando si tratta di decidere della morte degli altri. Lo spettacolo viene replicato (giovedì 8 maggio, Teatro Rasi, ore 10) in una matinée dedicata alle scuole superiori di Ravenna.

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La Mecanica

Giovedì 8 maggio si torna all’Almagià (ore 19), ancora per un’importante prima nazionale con lo spettacolo Un’Odissea Teen della compagnia catalana La Mecànica. Un’esperienza teatrale immersiva, che fonde performance fisica dal vivo e tecnologia digitale per creare un viaggio indimenticabile per adolescenti e adulti. Al centro dell’esperienza c’è l’innovativa app “Kalliôpé”, che utilizza i telefoni cellulari del pubblico come catalizzatori dell’interazione. La performance è anche l’occasione che dà vita a una nuova collaborazione pluriennale con il Liceo Artistico di Ravenna, con l’inserimento degli studenti all’interno delle attività del festival. (Replica venerdì 9 maggio alle 18) La giornata si conclude alle 21, con lo spettacolo al Teatro Rasi Sei la fine del mondo (letteralmente) di Annachiara Vispi, performance multidisciplinare che unisce parola, corpo e video per raccontare il pensiero ecofemminista. Lo spettacolo è selezionato tramite il bando nazionale In-Box 2024.

Venerdì 9 maggio, alle 20 va in scena al Rasi uno degli spettacoli di punta del festival, Il Portogallo non è un paese piccolo, della compagnia Hotel Europa. Intensa performance sulle dittature europee e della presenza europea in Africa guardando al caso del Portogallo, il Paese che ha avuto la dittatura fascista più longeva (48 anni) e l’impero coloniale più duraturo (quasi 500 anni).  Alle 21.30 nella sala Mandiaye N’Diaye del teatro è in programma tavola rotonda in collaborazione con Europe Direct Romagna e Università di Bologna – Dipartimento di Beni Culturali dal titolo L’ultima rivoluzione della “vecchia Europa”: tra garofani e monarchia, coordinata dal prof. Michele Marchi in dialogo con i docenti Alfonso Botti e Stefano Salmi, e le compagnie Hotel Europa ed Hermanas Picohueso, creando un ponte tra i temi trattati nei loro spettacoli, in scena venerdì e sabato al Teatro Rasi.

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Os Possessos

Ricca di eventi la giornata di sabato 10 maggio: si inizia alle ore 11.30, sempre sala Mandiaye N’Diaye, con la tavola rotonda dal titolo Il teatro contemporaneo della Penisola Iberica. Un dialogo, in lingua originale, tra gli operatori internazionali Gonçalo Amorim, Saúl Cabrera, Davide Carnevali, Leticia Martin Ruiz, coordinato da Rui Pina Coelho. Anche in streaming sui canali del festival. Alle 15 il Mar ospita la prima nazionale di Manifesti per dopo la fine del mondo, della compagnia portoghese Os Possessos, con la regia di Isabel Costa, che grazie a Polis entra in collaborazione con la giovane compagnia ravennate Spazio A. Da quest’anno infatti è in atto un nuovo percorso di internazionalizzazione delle carriere a di sostegno alla creatività emergente italiana ed europea, che mette in relazione gli artisti internazionali con quelli del territorio. Il progetto viene inaugurato proprio con la performance del MAR.
Isabel Costa lavora dal 2019 al progetto su manifesti scritti dopo l’anno 2000, focalizzandosi sull’incontro teatrale tra performer e pubblico. Per il debutto italiano a POLIS dirige sette giovani performer italiani che recitano gli estratti di sette manifesti nella location unica delle sale del MAR. (Performance a numero limitato con repliche alle ore 15, 15.20, 15.40, 16 e 16.20 e domenica 11, negli stessi orari). Alle ore 19 il ridotto del Rasi ospita l’attesa performance-lecture in prima nazionale Icaria, Icaria, Icaria di Rui Pina Coelho. Coinvolgente “conferenza performativa” che prende il via dal romanzo The Voyage to Icaria di Étienne Cabet (replica domenica 11 alle 18). La giornata si conclude sul palco principale del Rasi (ore 21) con Signora Dittatura, prima nazionale della compagnia spagnola Hermanas Picohueso.
Carmen Polo, moglie di Franco, diventa il pretesto per parlare dell’eredità che la morale franchista ha lasciato in Spagna attraverso una forma di teatro documentario che mette in scena un dispositivo ironicamente ispirato alla rivista spagnola di gossip ¡HOLA!.

Domenica 11 maggio, alle 12, il festival si sposta al Teatro Socjale di Piangipane (Ravenna) per lo spettacolo, in prima nazionale, Copla: un cabaret spagnolo di Alejandro Postigo. Un lavoro divertente, provocatorio e dinamico che esplora la passione e la sovversione della Copla spagnola e mira a riscrivere la storia spagnola attraverso lo sguardo di un migrante queer.

A seguire, come ormai da trazione, pranzo a base di cappelletti preparati dai volontari del Teatro Socjale – prenotazione il giorno stesso, prima dell’inizio dello spettacolo. Alle ore 15 (Teatro Rasi, sala Mandiaye N’Diaye), l’incontro Don Chisciotte davanti alle macerie dell’occidente con il prof. Marco De Marinis e il drammaturgo e regista Marco Martinelli, un omaggio a Cervantes e un’anticipazione della trilogia partecipativa del Teatro delle Albe che debutterà a giugno a Ravenna Festival. Il gran finale del festival vuole essere un altro importante tassello del progetto di internazionalizzazione delle carriere: grazie alla nuova collaborazione pluriennale con Pav e il progetto Fabulamundi Playwriting Europe a sostegno della drammaturgia europea contemporanea, Polis commissiona delle mise en espace di testi di giovani autori europei a delle compagnie che risiedono sul territorio italiano. Nel 2025 darà spazio a due importanti compagnie ravennati. Al Teatro Rasi  Nerval Teatro presenta, in prima nazionale, Brevi interviste con donne eccezionali dal testo del drammaturgo catalano Joan Yago, autore di numerose opere teatrali e fondatore della compagnia La Calòrica (19.30).

Biglietteria:

Polis Neon: ingresso libero fino a esaurimento posti -non è prevista prenotazione

Teatro Rasi, Almagià, Teatro Socjale: Intero 15€ | Carta Giovani Nazionale 7€ | Under30 5€

Mar: Intero 12€ | Carta Giovani Nazionale 7€ | Under30 5€ (per accedere alla performance sarà necessario acquistare presso la biglietteria del MAR un ingresso alle collezioni museali al prezzo ridotto di 3€)

Ridotto Teatro Rasi: Intero 10€ | Carta Giovani Nazionale 7€ | Under30 5€

Tutti gli incontri e la sound-walk sono a ingresso gratuito.

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