«Crediamo nella cultura come forma di resistenza, e che abbia ancora la forza di creare nuovi spazi nei quali riconoscersi: spazi di di comprensione, di vicinanza» così Giulia Melandri, presidente dell’associazione Cantieri Danza, presenta la ventisettesima edizione del Festival Ammutinamenti, in città da 5 al 14 dicembre.
Il tema di quest’anno, sarà In Transito: «Ci siamo lasciati ispirare dai pianeti e dai transiti astrali, nella loro accezione astrologica – aggiunge Francesca Serena Casadio, direttrice artistica del festival insieme a Christel Grillo -. Il transito dei pianeti nei segni zodiacali può aprirci nuove visioni e influenzare il nostro stare al mondo. Così ci siamo immaginati gli eventi e le performance che attraverseranno Ravenna durante i nove giorni di di festival».
Il cartellone presenta 25 eventi distribuiti su due “weekend lunghi”, tra spettacoli, laboratori aperti alla cittadinanza e masterclass dedicate agli studenti delle scuole di danza del territorio. Il primo, dal 5 al 9 settembre sarà dedicato alla grande danza d’autore, con due prime regionali: We Are Our Roots, di Roberto Tedesco (premio Danza&Danza come coreografo emergente 2023) ospitato domenica 7 settembre dalla Fondazione Sabe per l’arte) e Cani Lunari, di Francesco Marilungo (premio Ubu 2024 per il miglior spettacolo di danza), un “sabba bianco” tra gli archetipi femminili di strega e curatrice in scena all’Almagià lunedì 8 alle 21. Tra gli eventi più attesi, anche l’atteso ritorno della compagnia Mk di Michele Di Stefano con Bermudas forever, premio Ubu 2019 come miglior spettacolo di danza. Si tratta di una durational performance di due ore (lo spettatore potrà scegliere quando iniziare e terminare la propria visione, creando così uno spettacolo personalizzato). Si tratta inoltre di uno spettacolo partecipato, dove il pubblico potrà interagire con gli artisti (domenica 7 settembre, all’Almagià). Nello stesso fine settimana, Zoe Francia Lamattina, Monica Francia e Ida Malfatti scomporranno il loro spettacolo Fragolesangue per ricostruirlo all’interno degli spazi del Mar, sempre con la formula della durational performance (sabato 6 settembre). Spazio anche al dialogo con la natura, con La möa di Lorenzo Morandini alla Chiusa San Marco (domenica 7). La performance che intreccia paesaggio, ed è accompagnata da una camminata guidata di tre chilometri lungo il fiume in collaborazione con Trail Romagna.
Grande attesa anche per gli ospiti internazionali come lo spagnolo Álvaro Murillo e il suo 8 km en mula, una versione flamenca del celebre romanzo di García Lorca Nozze di sangue (5 settembre, Piazza San Francesco) e i coreografi libanesi Samer Zaher e Christophe Al Haber. Il primo, con la sua Ancestral Echoes mette in discussione l’idea di purezza e autenticità culturale, mentre Al Haber mostra in Fragmentation come il corpo sia in grado di rompersi e ricomporsi al tempo stesso (5 settembre, Giardino Deserto Rosso). Entrambi gli spettacoli sono realizzati in collaborazione con Solidarity in Motion, una rete di soggetti che collaborano a un programma di sostegno e supporto rivolto ad artisti e artiste provenienti da Paesi coinvolti in emergenze sociali e in stato di guerra.
Il connubio danza e spazio urbano invece trova la sua dimensione nel percorso tra luoghi del quartiere Darsena (Sabato 6 settembre). A partire dal Parco Mani fiorite si snoda una passeggiata urbana intervallata da diverse performance: la coreografa Ofelia Omoyele Balogun con Figlie della Terra di Mezzo restituisce valore alle connessioni attraverso un rituale che unisce testimonianza poetica e danza. A seguire, il giovane Nagga Giona Baldina condivide con Yours un’analisi del comportamento umano, indagando e offrendo un contesto per riflettere sui parametri con cui ogni individuo è portato a scegliere tra singolarità e collettività. Entrambi i lavori sono realizzati in collaborazione con la Rete Yeakatit12-19febbraio, progetto che si interessa alla storia coloniale italiana e alle sue complesse eredità. A concludere la passeggiata performativa, Segni Mossi /Alessandro Lumare e Simona Lobefaro con il loro Al cubo, performance partecipativa per bambini e bambine e adulti con musiche dal vivo di Giacomo Gaudenzi.
Sono dedicate ai più piccoli anche l’installazione Boxes di UnterWasser e Teatro del Drago (5 settembre, Artificerie Almagià e le prove aperte dello spettacolo Walt e l’arte di volare, di Gruppo Ibrido (sabato 13 settembre, sempre all’Almagià. La performance sarà preceduta da alcune letture per bambini a cura della libreria Momo e seguita da una sessione di yoga per tutta la famiglia).
Il cuore del secondo fine settimana invece sarà dedicato alla Vetrina della giovane danza d’autore del Network Anticorpi XL, piattaforma nazionale di emersione delle nuove generazioni di artisti e artiste della danza contemporanea e di ricerca italiana oggi punto di riferimento nazionale per lo scouting. Una tre giorni per osservare le tendenze e le poetiche della giovane scena italiana, ricca di incontri, confronti e scoperte. Delle 125 candidature pervenute quest’anno, ne sono staste selezionate 14, «considerate simbolo della pluralità delle influenze culturali e la molteplicità delle visioni artistiche del nostro presente – spiega Christel Grillo – e capaci di delineare una mappa sensibile delle urgenze poetiche, estetiche e politiche che attraversano le nuove generazioni di autrici e autori».
Accanto alla programmazione di spettacoli e performance, la sezione Sguardi e pratiche intorno alla danza d’autore che coinvolge cittadini di tutte le età in laboratori e pratiche artistiche gratuite condotte da artisti e artiste e professionisti del settore. Dieci appuntamenti che spaziano tra pratiche di yoga per adulti e bambini, laboratori di movimento, pratiche che mescolano disegno e movimento, passeggiate filosofiche e letture dedicate ai più piccoli, per avvicinare all’arte bambine e bambine, ragazzi e ragazze e adulti e sperimentare le potenzialità espressive del movimento e della corporeità in uno spazio accogliente che si fa territorio di incontro, condivisione e scambio. Il programma completo della manifestazione, è consultabile sul sito.
Tra i progetti laboratoriali di formazione collaterali, il laboratorio di storytelling e giornalismo culturale applicato alla danza contemporanea con Altre Velocità per giovani appassionati tra i 18 e i 35 anni e il percorso di formazione Training Days rivolto a ragazzi e ragazze tra i 18 e i 25 anni. Ad attraversare il festival, inoltre, la tappa di lavoro del percorso formativo del Network Anticorpi XL Nuove Traiettorie che coinvolge giovani coreografi e coreografe.
Infine, spazio anche alla musica, grazie alla collaborazione con Norma. Il primo appuntamento è in programma all’Almagià nella serata di sabato 5, con due gruppi musicali del territorio (Ananash e Edna Frau). Si prosegue anche giovedì 10 negli spazi del Mar, con il dj set di Rif (Francesca Morello), per arrivare poi a sabato 13, con il Closing Party all’Almagià.