giovedì
11 Settembre 2025
Teatro e musica

In darsena torna il festival Manualetto: la quarta edizione nel capannone della ex Ferruzzi-Benini

La kermesse organizzata da studio Doiz, con la collaborazione degli architetti di Denara, cambia lato del Candiano: 7 serate in due weekend (19-21 e 25-28 settembre)

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Torna a Ravenna il festival Manualetto che propone di riabitare i luoghi abbandonati della darsena di città grazie a interventi architettonici temporanei e a un cartellone gratuito di eventi culturali. Per la quarta edizione la kermesse sarà ancora sul Candiano, ma sul lato destro e questa volta al chiuso. Il festival curato da Studio Doiz, con la collaborazione dello studio d’architettura Denara, si terrà negli ultimi due weeken di settembre (19-21 e 25-28, qui il programma completo) nel capannone dell’ex Ferruzzi-Benini, in via Zara 27, un tempo usato per lo stoccaggio di granaglie e concimi. Continua così la riflessione che Manualetto presenta ogni anno al suo pubblico: che fare di questi spazi? Come rivitalizzare i tanti capannoni abbandonati sul Candiano, patrimonio collettivo che rischia di sparire per sempre? Come immaginarli diversi?

Non a caso Denara, che cura gli allestimenti, ha deciso di ispirarsi all’estetica dei green screen cinematografici: superfici neutre, pronte ad accogliere qualsiasi immaginario, su cui proiettare simbolicamente desideri e visioni di una città diversa. «Laddove un tempo venivano stoccate merci, oggi possono nascere nuovi spazi di aggregazione, uffici, residenze – dichiarano i componenti di Denara, Nicolò Calandrini, Francesco Rambelli, Mirko Tavaniello Boresi e Nicolò Franchetto –. L’elemento chiave del progetto è il celebre green screen: metafora concreta delle possibilità dell’immaginazione con cui vogliamo mandare un messaggio ai cittadini: immaginare uno spazio è il primo passo per cambiarlo».

Fin dalla sua prima edizione, Manualetto ha cercato di ospitare sul palco quello che considera il meglio della produzione culturale under 35, sia in campo teatrale che in campo musicale. «Ogni anno cerchiamo di bilanciare attentamente artisti emergenti del territorio con artisti già affermati a livello nazionale – spiegano i fondatori del gruppo Doiz Iacopo Gardelli, Lorenzo Carpinelli, Lorenzo Basurto, Giacomo Bertoni –, in un cartellone gratuito unico nel suo genere e pensato per aprire Ravenna ad influenze artistiche diverse e sperimentali, spesso per la prima volta in città».

Dando continuità a un’idea nata la scorsa edizione (che inaugurò proprio il giorno dopo la terribile alluvione in Romagna), Manualetto dedica una giornata del programma, domenica 21 settembre, a un’open call a tutti gli artisti del territorio, chiamata Manualetto Sunday Jam, per raccogliere fondi a sostegno della Protezione Civile. Ed è ancora aperto il crowdfunding di Manualetto 2025.

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