giovedì
18 Settembre 2025
Festival

La Divina Commedia come inno alla carità: le riflessioni di dom Gianni a Prospettiva Dante

L'abate dell'abbazia di San Miniato al Monte a Firenze il 19 settembre alle 17.30 nei chiostri danteschi per la terza giornata della manifestazione

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Ogni epoca interroga Dante Alighieri con le proprie urgenze. La nostra, segnata da inquietudine e frammentazione, può trovare nella sua opera chiavi di lettura dell’esperienza umana quali la caritas, la bellezza e il tempo: è quanto propone dom Bernardo Gianni, abate dell’abbazia di San Miniato al Monte a Firenze, nella riflessione in programma venerdì 19 settembre alle 17.30 nei Chiostri Danteschi accanto alla Tomba del Poeta a Ravenna, per la terza giornata di Prospettiva Dante, la manifestazione promossa dalla stessa Fondazione con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca. Come per tutti gli appuntamenti del programma, l’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili.

«Figura di riferimento del pensiero religioso contemporaneo – si legge nella nota inviata dagli organizzatori –, dom Bernardo Gianni ci invita a riscoprire la Commedia come inno alla carità, intesa come forza di trasformazione che guida l’uomo smarrito attraverso la consapevolezza del proprio limite e del peccato, fino alla contemplazione della verità come bellezza».

Con la sua comunità monastica, San Miniato al Monte rappresenta da secoli una presenza viva nel cuore di Firenze. Negli ultimi anni, sotto la guida di dom Bernardo Gianni, il monastero si è reso ancora più accogliente verso la città, aprendosi a momenti di confronto, arte e dialogo; d’altronde l’abate è anche molto presente e seguito sui social network. Forse proprio perché il monastero, come l’abate ha confidato in un’intervista «desta nel mio cuore una sovrasensibilità alla novità, generando la passione per il futuro»: un sentimento che sembra in perfetta sintonia con la vocazione di Prospettiva Dante, che di anno in anno mette la grande eredità dantesca in dialogo con il presente. Per dom Gianni, Dante ci guida in una dimensione dove il tempo non è più nemico quanto alleato che conduce l’uomo verso l’eternità; non a caso è Ulisse una delle figure della Commedia più care all’abate, come simbolo della tensione verso la verità.

Il festival continua sabato 20 settembre: alle 17.30 con il suo Pas de trois infernal, il decano degli interpreti danteschi Virginio Gazzolo dà corpo e anima ai tre archetipi tragici di Ulisse, Ugolino e Lucifero. A seguire, Paolo Squillacioti, esperto linguista e direttore dell’Opera del Vocabolario Italiano del CNR, ci invita a esplorare il rapporto tra Dante e la lirica occitana. Alle 21 Vincenzo De Angelis, Amerigo Fontani e Marcello Prayer propongono Come in un giuoco di specchi: Dante, Lord Byron e Lorenzo Da Ponte. La performance precede la consegna del Premio Musica e Parole a Tosca, che regalerà al pubblico alcune delle sue interpretazioni.

In caso di pioggia, gli eventi previsti saranno ospitati al Teatro Alighieri. Info e programma: www.prospettivadante.it oppure 351-638 8442.

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