A Lugo arrivano Tre mostre di fotografia con il mare dentro. O come orizzonte, un progetto di Lugo Musei ospitato dal Palazzo ex Cassa di Risparmio della Fondazione del Monte.
Il percorso unisce gli scatti di Mohammed Abu Khammash, L’altro lato della guerra è la spiaggia, quelli di Federica Chiarentini Flagelli d’Italia – Memorie di una civilizzazione selvaggia e il progetto Marco Scardovi Geometrie dell’attesa: il risveglio dei Lidi Ravennati / Altri lidi. L’inaugurazione è prevista per sabato 27 settembre alle 18, in piazza Baracca 24, con il saluto dell’assessore alla Cultura Gianmarco Rossato e la presentazione di Mimmo della Corte. Le esposizioni rimarranno allestite fino a domenica 12 ottobre.
Il progetto di Mohammed Abu Khammash, ventunenne cresciuto in una piccola città della striscia di Gaza, racconta «una visione diversa della bellezza di Gaza» per portare «un messaggio di speranza e pace in mezzo alla guerra». L’obiettivo del fotografo si concentra così sul mare, Bahar Gaza, l’ancora di salvezza del popolo di Gaza. «Questo progetto – spiega il fotografo – ha lo scopo di presentare al mondo una terra martoriata dalla guerra, ma sotto forma di speranza, resistenza, coraggio». Le donazioni raccolte nel corso dell’esposizione serviranno a procurare beni di prima necessità alla famiglia di Mohamed e alla gente del suo quartiere.
A questa mostra sono legati due appuntamenti speciali. La sera stessa dell’inaugurazione, sabato 27 settembre alle 18, l’attore Gianni Parmiani leggerà alcune poesie di Alaa Ahmed, scrittore e poeta palestinese che sta fornendo acqua potabile e beni di prima necessità ai cittadini di Gaza, attraverso una raccolta fondi tuttora aperta. La seconda iniziativa legata alla mostra è in programma sabato 11 ottobre, alle 18, quando interverrà un volontario di «Operazione Colomba», Corpo Nonviolento di Pace, che da 21 anni è presente in Palestina.
La seconda mostra, della lughese Federica Chiarentini, ruota attorno al rapporto tra uomo ed ecosistema, indagando gli effetti catastrofici dell’antropizzazione sul clima e il territorio, il legame tra la comunità e l’ambiente, fino alle disparità che attanagliano il vivere civile, con un invito alla riflessione sui paradossi delle attuali narrazioni sul tema. In mostra, fotomontaggi sarcastici si alternano a scatti ironici o connotati da denuncia e sdegno.
Infine,il doppio nucleo espositivo del lughese Marco Scardovi. La prima sezione esplora le trasformazioni e le azioni ai quali i lidi sono sottoposti nelle settimane che precedono l’avvio della stagione balneare. Scatti che appaiono cristallizzati, nei quali l’attesa si abbandona alla rassicurante ciclicità di un copione già scritto: quello dell’estate nella riviera romagnola, tra imbarcazioni e torrette di salvataggio in immobile attesa sulla battigia, cabine ancora chiuse e ruspe che modellano la spiaggia abbattendo i muri di sabbia eretti in inverno. Il nucleo «Altri Lidi» invece apre lo sguardo a un orizzonte più ampio, con narrazioni legate insieme dalla presenza dell’uomo, il cui specchio di esistenza viene plasmato dalla geografia che lo circonda.
Le tre mostre saranno visitabili a ingresso gratuito giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30.