lunedì
08 Dicembre 2025
circolo degli scrittori

Nasce l’Accademia Spadoni: l’incontro tra parola e teatro per riscoprire il mondo attraverso la poesia

Il corso prevede lezioni per adulti e per under 16 del Maestro Nevio. In programma per l'inverno serate di stand up aperte al pubblico e uno spettacolo finale

Condividi

Il Circolo degli Scrittori si arricchisce di un nuovo corso dedicato alla poesia, sotto la guida del maestro Nevio Spadoni. Le classi sono due: una dedicata agli adulti e una per adolescenti dai 12 ai 16 anni. «L’idea è quella di creare un’agorà contemporanea, un facilitatore di un pensiero gentile – spiega Deda Fiorini, fondatrice del Circolo -. ci muoveremo tra poesia, performance e teatro, lasciando ampio spazio all’aspetto sociale e sperimentale del progetto».

L’Accademia Poetica Spadoni ha preso vita nell’ultima settimana di settembre, con appuntamento fisso ogni lunedì per gli adulti e ogni mercoledì per i ragazzi. Per garantire una formazione attenta e dedicata, il numero dei partecipanti è stato limitato a 10 per i ragazzi e a 20 per gli adulti, attraverso selezioni che hanno favorito l’attitudine dei candidati alla preparazione accademica.

Durante l’inverno, saranno organizzate serate di stand-up poetry aperte al pubblico, mentre a fine corso (tra maggio e giugno) il lavoro dei partecipanti sarà restituito alla cittadinanza con uno spettacolo, immaginato, ma non ancora fissato, al Ridotto del Teatro Rasi. «L’obiettivo profondo è dare vita a una nuova generazione di interpreti-autori, capaci di ideare, scrivere e interpretare testi propri in forma di lettura scenica, monologo poetico, recital – continua Fiorini -. Proprio come esiste lo stand-up comedian, così potrà nascere lo stand-up poet un artista consapevole, che sa leggere il mondo e raccontarlo con le proprie parole, sul palco».

Il programma lascerà ampio spazio alla tradizione, dai componimenti dialettali «lingua madre che sa come toccare corde nascoste del cuore» come sottolinea il poeta, con approfondimenti che spazieranno tra i grandi del nostro territorio, da Guerra a Baldini, fino al rapporto tra poesia e teatro: «Il teatro non è un punto di partenza, ma un arrivo a cui si accede tramite pittura, poesia, e altre forme d’arte» continua Spadoni, sottolineando in fine l’idea di linguaggio poetico come salvezza e rivoluzione: «Fare poesia non significa chiudersi in sé stessi, ma cercare dentro di sé l’universalità. Il linguaggio poetico è un faro di luce in un mondo martoriato dalla violenza, perché chi fa poesia non può odiare».

Tra i progetti dell’Accademia, anche un festival di poesia cittadino che vede Spadoni come padrino, con appuntamenti diffusi e a stretto contatto con la natura: «Ravenna è una città aperta e vivace dal punto di vista culturale – puntualizza il Maestro -. anche a livello di poesia, si fa tanto per Dante, come è giusto che sia, ma sarebbe bello dare voce ai nuovi sviluppi di questa arte, anche per continuare a stimolare nuove generazioni». Per il futuro, si guarda anche all’idea di inserirsi all’interno di cicli di produzioni teatrali, partecipando alle Stagioni cittadine o in circuiti nazionali, grazie alla direzione artistica di Spadoni.

L’assessora Barbara Monti commenta: «In questo progetto non vedo solo un luogo d formazione artistica, ma un laboratorio di identità. Sono sicura che questa iniziativa porterà valore alla città facendosi custode della cultura, che verrà al tempo stesso vissuta e reinventata».

Condividi
CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

Metafisica concreta

Sull’intitolazione dell’ex Piazzale Cilla a Piazza Giorgio de Chirico

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi