Ha creato un certo scalpore l’inaugurazione – nella serata di ieri, venerdì 17 ottobre – dell’installazione dell’artista Nicola Montalbini, che in occasione della Biennale di Mosaico Contemporaneo ha regalato a Porta Adriana un nuovo pavimento in mosaico.
Si tratta di un’opera di arte pubblica concepita appositamente per la porta di via Cavour, immaginata e realizzata da Montalbini in collaborazione con Gruppo Mosaicisti Ravenna di Marco Santi, l’Accademia di Belle Arti e l’associazione Marte (progetto a cura di Daniele Torcellini ed Eleonora Savorelli).
Il pavimento vuole essere sia un passaggio fisico – ci si può camminare o passare sopra anche in bicicletta -, sia un viaggio nel tempo e nelle memorie della città. “Un mosaico vivente, abitato da mostri e mostresse, creature che provengono da ricordi, letture, fantasmi del passato, citazioni dirette ad antichi mosaici e fantasticherie sul futuro”, si legge nella cartella stampa.
In tanti, sui social, stanno apprezzando l’opera d’arte. E c’è già chi chiede di lasciarla lì anche dopo il 18 gennaio, quando invece è previsto il suo smantellamento.