«Ripristino del cedimento sulla rampa del viadotto senza costi per Anas»

Il presidente dell’Azienda Strade: «Danno di qualche centinaia
di migliaia di euro». Lavori realizzati anche dalla Cmc di Ravenna

Ammonta a «poche centinaia di migliaia di euro» il danno per il cedimento avvenuto a fine anno sulla nuova variante Scorciavacche della strada Palermo-Agrigento ralizzata dalla Bolognetta – raggruppamento di imprese che riunisce Cmc di Ravenna, Tecnis e Ccc – e inaugurata appena una settimana prima (con tre mesi di anticipo rispetto alle previsioni). Lo rende noto Pietro Ciucci, presidente dell’Anas, in una dichiarazione rilasciata all’agenzia Agi ribadendo l’impegno per il ripristino dell’opera «senza costi a carico dell’Anas». Ciucci effettuerà mercoledì un sopralluogo, ma secondo il presidente dell’Anas i tempi per la riapertura della strada «non saranno lunghi, un paio di mesi come massimo».

Il massimo dirigente dell’azienda nazionale autonoma strade ci tiene poi a confermare quanto già precisato da Bolognetta: il cedimento non ha interessato il viadotto ma la carreggiata che conduce al viadotto: «I viadotti Scorciavacca I e II, del valore di 7 milioni e non 13 come riportato erroneamente, non hanno subito alcun danno e sono integri. L’evento si è verificato in quello che tecnicamente si chiama rilevato, un tratto rialzato rispetto al piano di campagna e che immette sul viadotto». In mattinata la Bolognetta si era espressa testualmente così: «Il cedimento della sovrastruttura stradale è riconducibile ad un cedimento del terreno di fondazione del corpo stradale con innesco di uno scivolamento verso valle di parte del rilevato, si tratta quindi di movimento di roto-traslazione». L’Anas, afferma il presidente, ha «subito contestato il fatto all’impresa» e ha avviato accertamenti per «verificare cosa è accaduto. Solo da queste indagini si potranno accertare le cause e le concause che hanno determinato l’evento».

Ciucci ricorda ancora all’Agi che «durante l’esecuzione dei lavori tutte le prove avevano dato valori tranquilli, e il lavoro era stato poi completato con le verifiche conclusive che hanno portato al certificato di agibilità emesso dal direttore dei lavori». Le due strutture, aggiunge il presidente dell’Anas, «costituiscono solo 350 metri complessivamente di un appalto che riguarda soltre 30 chilometri da Palermo a Bolognetta, per un importo di oltre 200 milioni di euro.

Infine, sostiene Ciucci, il cedimento «non ha mai creato alcun pericolo per gli utenti» in quanto avvenuto dopo che la nuova arteria era stata precauzionalmente chiusa al traffico riportando la viabilità sul vecchio tracciato: «Il 30 dicembre pomeriggio i nostri tecnici hanno segnalato piccoli avvallamenti e ho preso la decisione non facile di chiudere la strada. Successivamente, anche dopo eventi meterologici come forti piogge e un po’ di neve, gli avvallamenti si sono aggravati. Ma in ogni caso non c’è stato nessun rischio per gli utenti».

Anas garantisce la massima collaborazione alla Procura di Termini Imerese che aperto un’inchiesta, al momento senza indagati. Disposto il sequestro dell’area ed anche di atti e documenti relativi alla realizzazione dell’opera. La Procura di Termini Imerese nominerà un collegio di periti. Si lavora su due fronti: da un lato l’accertamento delle cause, dall’altro verificare sul piano amministrativo eventuali responsabilità legate a negligenza, imperizia e imprudenza.

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