L’alluvione provoca anche un morto Milioni di danni fra costa e campagna

Agricoltore di Lugo cade e muore in un pozzo del suo podere. Si lavora nelle località balneari e nei campi per smaltire acqua e fango

alluvione lugoSi sperava di contare solo i danni materiali del maltempo che ha devastato negli ultimi giorni il ravennate fra l’entroterra e la riviera, purtroppo c’è scappato anche il morto. Si tratta di un agricoltore settant’enne che, in località La Viola nelle campagne lughesi, è caduto in un pozzo del suo podere ed è morto, non si sa ancora se annegato o per per avere battuto violentemente il capo. Il corpo senza vita è stato ritrovato dal fratello, allarmato dal fatto che l’uomo non era rientrato a casa dopo essersi recato nella sua proprietà per lavori di manutenzione a seguito del nubifragio.

Intanto, cessato l’allarme e rientrate a casa le decine di famiglie sfollate, nelle località balneari, soprattutto a sud di Ravenna da Lido Adriano a Lido di Savio, si lavora per liberare dall’acqua e dal fango gli edifici a piano terra, le strutture commerciali e turistiche più a ridosso della linea di costa e gli stabilimenti balneari, alcuni dei quali sono stati seriamente danneggiati o invasi dalla sabbia. I danni si contano per centinaia di migliaia di euro, con pesanti ripercussioni per l’economia turistica. In ginocchio anche molte imprese agricoli, le cui coltivazioni sono minacciate dall’allagamento dei campi. Il problema riguarda le «semine a frumento le cui piantine, soprattutto in caso di gelate, rischiano di andare perse, mettendo in pericolo la produzione di grano. Se non si riesce a smaltire l’acqua in tempi rapidi – afferma Coldiretti – potrebbe diventare impossibile anche effettuare le prossime semine di orticole di pregio come pomodoro, cocomeri, meloni».
Inoltre si registrano allagamenti, con conseguenti rallentamenti del ciclo produttivo anche per le aziende portuali e del polo chimico, a causa di esondazioni del porto canale. Si valuta che saranno necessari diversi giorni per ritornare alla normalità.

Per fronteggiare i problemi delle attività economiche e delle infrastrutture devastate dall’alluvione è stato richiesto dal Comune di Ravenna lo stato di calamità naturale. Intanto la Regione stanzierà subito un fondo da due milioni e mezzo di euro per gli interventi più urgenti. Per Ravenna, in particolare, i finanziamenti riguarderanno la sistemazione degli arenili e delle infrastrutture costiere.   

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