giovedì
23 Ottobre 2025
Dopo l'alluvione

Mareggiate, i bagnini contano i danni «Oltre 6 milioni per gli stabilimenti»

L'incubo di Rustignoli (Coop Spiagge): «Non sappiamo se riapriremole attività per l'estate 2015». Ora chiede meno burocrazia e più credito

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«Da una prima stima rileviamo danni a strutture, impianti, arredi e attrezzature su oltre la metà degli stabilimenti balneari con una media di 60mila euro e per un totale di oltre 6 milioni di euro». È la prima cifra dei danni economici causati sulla costa del comune di Ravenna dall’ondata di maltempo del 5-6 febbraio e la fornisce Maurizio Rustignoli, presidente della cooperativa Spiagge che riunisce i bagnini ravennati.

«Le imprese balneari sono in ginocchio fisicamente, moralmente ed economicamente – si legge nella nota firmata da Rustignoli –. Non bastavano le ultime stagioni estive che, complici maltempo e crisi economica, avevano già duramente provato le nostre attività. Non bastava la situazione di costante incertezza che la categoria vive ormai da troppi anni a causa del mancato riordino della legislazione in tema di scadenza e rinnovo delle concessioni balneari. Oggi viviamo l’incubo di non sapere se riusciremo a riaprire le nostre attività la prossima stagione».

Di fronte a questa situazione Rustignoli elenca quattro punti per il ritorno alla normalità: «In primo luogo è necessario il riconoscimento dello stato di calamità naturale, primo passo per arrivare ad un parziale risarcimento dei danni subìti. Contemporaneamente devono partire immediatamente risorse e azioni per portare sabbia, tanta sabbia, per ripristinare al più presto le difese e per il ripascimento poi utile a riavere la disponibilità di arenile per l’estate. Occorre inoltre coinvolgere anche il sistema del credito, dal momento che servono risorse e anticipazioni a buone condizioni per i lavori e le opere che saranno messe in campo. Infine bisogna trovare meccanismi di semplificazione per chi dovrà fare pratiche amministrative e ragionare su un abbattimento dei tributi locali».

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