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    Categoria: economia

Piano industriale triennale, la Cmc punta a un fatturato da 1,3 miliardi

Nel 2014 utili prima delle imposte di circa 20 milioni euro, portafoglio ordini di circa 3 miliardi di cui oltre la metà per lavori all’estero.

Fresco di nomina come plenipotenziario operativo di Cmc, dopo l’avvicendamento con l’ad Foschini, il direttore generale Roberto Macri ha presentato all’assemblea dei soci il piano di sviluppo aziendale 2015/2017.

Lo strumento di previsione, grazie alle attività in cantiere all’estero, punta a raggiungere un fatturato di 1,3 miliardi euro, con un ritmo di crescita simile a quello dello scorso anno che ha registrato un fatturato di circa 1,1 miliardi di euro (6% in più rispetto al 2013) e un probabile utile prima delle imposte di circa 20 milioni di euro. Il portafoglio degli ordini, che ammonta a quasi tre miliardi di euro, riguarda al 60% lavori all’estero: Africa Australe ed Orientale, Estremo Oriente, Algeria, Cina, Bulgaria, Cile, India, Nepal, Libano e anche Stati Uniti d’America. Nel 2014, la Cmc registra, fra le più importanti commesse in Italia, le opere per la Circumetnea a Catania, quelle per la metropolitana di Torino, per il cunicolo esplorativo della Tav sul territorio francese, la realizzazione dei padiglioni francese, thailandese e coreano all’Expo di Milano, i cui lavori si dovrebbero concludere fra due mesi. A livello internazionale le acquisizioni più importanti riguardano il Kenya (241 milioni per la diga di Itare), il Libano (150 milioni per il nuovo acquedotto di Beirut), gli Usa e l’Africa Australe.

Sul piano occupazionale, a fine 2014, il personale complessivamente occupato nel gruppo Cmc, in Italia e all’estero, era di circa 9 mila unità.

«Nonostante il perdurare in Italia di una pesante crisi del settore e di un contesto internazionale sempre più competitivo ed esposto a rischi di natura politica, sociale ed economica, – ha detto il direttore generale Roberto Macrì – abbiamo continuato il nostro percorso di crescita anche nel rispetto dei Piani. Il portafoglio ordini consente oggi un’adeguata copertura degli obiettivi del triennio in Italia, mentre all’estero dovremo mantenere la nostra elevata capacità commerciale a sostegno dei volumi degli ultimi anni del Piano. Prima Cooperativa al mondo, nel luglio 2014 CMC ha emesso 300 milioni di euro di obbligazioni quotate alle borse di Milano e del Lussemburgo supportate dai rating di Standard & Poor’s e Moody’s diversificando in modo sostanziale le politiche finanziarie del Gruppo, in un mondo dove i vincoli finanziari sono sempre più determinanti nella vita delle aziende». «Si tratta di un Piano di consolidamento e crescita molto impegnativo ma alla nostra portata – ha sottolineato il presidente Massimo Matteucci – che un rinnovato gruppo dirigente saprà affrontare con determinazione e coesione».