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    Categoria: economia

Tutto pronto per i petrolieri di Omc tra serate di festa e critiche ambientali

Il 25 marzo via alla fiera sulle estrazioni, il 26 il centro storico tira
tardi ma da Lido di Dante la richiesta di fermare una piattaforma

Tutto pronto a Ravenna per la dodicesima edizione di Omc (Offshore Mediterranean Conference & Exhibition): quella che può essere definita come una sorta di fiera biennale del mondo estrattivo in mare, al Pala De Andrè dal 25 al 27 marzo, si annuncia come una delle più partecipate con 687 espositori provenienti da 34 Paesi (570 da 32 in occasione dell’ultima edizione nel 2013). Il tema di quest’anno è dedicato alla pianificazione dei prossimi vent’anni tra diversificazione e nuove opportunità. Questo il titolo originale “Focus on Change: Planning the Next 20 Years. Diversifying choices, increasing opportunities”.

«Il tema – ha spiegato il presidente di Omc 2015, Innocenzo Titone – non poteva essere più attuale. Solo affrontando subito le sfide che ci impone il mercato dell’energia possiamo arrivare preparati ai prossimi vent’anni. Sfide che possono essere riassunte in quattro parole chiave: disponibilità delle risorse, sicurezza e sostenibilità che richiedono un’attenzione particolare da parte di governi e compagnie, ma soprattutto una stabilità di mercato che consenta la pianificazione degli ingenti investimenti con associato un elevato fattore di rischio». Saranno presenti tra i padiglioni dell’area espositiva tutte le maggiori oil company europee e del Nord Africa e del Medio Oriente: Eni e Edison dall’Italia, Total dalla Francia, Shell dai Paesi Bassi, Sonatrach dall’Algeria, Egcp ed Egas dall’Egitto, Noc dalla Libia, Crosco e Ina dalla Croazia, Qatar Petroleum dal Qatar.

«Omc non nasce a Ravenna per caso – scrivono gli organizzatori in un comunicato di presentazione –. Dopo le scoperte di giacimenti negli anni Cinquanta, la città si afferma come solido distretto petrolifero e come punto naturale di incontro tra due grandi continenti (Europa e Africa) a conferma del ruolo dell’Italia quale testa di ponte nel flusso di energia che transita nel Mediterraneo dai paesi produttori del Sud ai consumatori del Nord».

Il Comune ha individuato in collaborazione con le imprese Gamberini e Coop Adriatica 550 posteggi, che si aggiungono ai 2.600 del Pala De Andrè e dintorni, arrivando ad un’offerta di oltre tremila parcheggi, in linea con il previsto aumento di visitatori, che sono complessivamente stimati in quindicimila, e con l’aumento degli stessi espositori, arrivati a quota 650. Il servizio di navetta funzionerà dalle 9 alle 18 del 25 e 26 marzo e dalle 9 alle 14 del 27.

Per l’occasione il centro cittadino metterà il vestito buono della festa presentandosi in gra spolvero la sera del 26 per una sorta di anteprima di “Ravenna bella di sera” con negozi, monumenti e attrazioni aperte fino a tardi (sull’ultimo numero del nostro settimanale un inserto speciale in inglese dedicato ad alcune attività del centro storico e alle loro iniziative). Le associazioni di categoria di concerto col Comune si sono attivate per la promozione della serata e hanno pubblicato una cartina con il logo “In Ravenna” che indica gli esercizi aperti e i menù di ciascun ristorante in italiano e in inglese, e verrà distribuita durante i lavori di Omc. Saranno una cinquantina le insegne luminose accese il prossimo giovedì sera nel centro storico.

Aperti fino alle 22 alcuni monumenti: il Mausoleo di Galla Placidia e la Basilica di San Vitale, Tamo e la Domus dei Tappeti di Pietra. Al Mar si potrà visitare fino alle 21 la mostra Il Bel Paese Dal Risorgimento alla Grande Guerra, dai Macchiaioli ai Futuristi anche con guida in italiano e inglese alle 18 e alle 20; alle 19 solo in italiano (costo 14 euro).

Un evento enograstonomico aperto a tutti sarà realizzato a Palazzo Rasponi (piazza Kennedy) dalle 18 dove una ventina di stand proporranno la degustazione e la vendita delle eccellenze del territorio romagnolo e della food valley, dall’aceto balsamico di Modena ai vini, dall’olio di Brisighella ai salumi di mora romagnola. Sempre a Palazzo Rasponi sarà anche possibile visitare la mostra fotografica dedicata ad Anna Magnani allestita nel piano nobile.

Non mancano voci critiche riguardo i temi delle estrazioni. Come il comitato cittadino a Lido di Dante che proprio in questi giorni chiede di «valutare la possibilità di sospendere le estrazioni dalla piattaforma Angela Angelina, situata a circa un miglio dalla costa con ramificazioni dei pozzi di estrazione che si estendono nell’entroterra sin sotto gli abitati di Lido di Dante e Lido Adriano. Dal 1984 al 2011, con un trend in continuo peggioramento, Lido di Dante è sprofondato di ben 45 centimetri, Lido Adriano di 40 cm. Dal 2012 al 2027 (anno in cui scadrà il rinnovo della concessione di coltivazione della Piattaforma Angela Angelina, inizialmente prevista per il 2017), facendo una proiezione con gli ultimi dati Arpa disponibili, Lido di Dante si abbasserà come minimo di altri 33 cm, Lido Adriano di ulteriori 22 cm, trascinando giù come in un imbuto tutte le località limitrofe, la pineta Ramazzotti e la Riserva naturale di Stato».

Una frecciata, di natura diversa, anche da Marcello Landi, dirigente scolastico del liceo artistico: «Nel centenario della nascita di Alberto Burri (12 marzo 1915) una delle sue opere più importanti, la scultura Grande Ferro R installata al Pala De Andrè nel 1991, è in stato di abbandono e di degrado, usata nelle funzioni più improprie, come parcheggio o come supporto per adesivi di vario tipo e in occasione di Omc addirittura inserita all’interno di un capannone fieristico».