domenica
06 Luglio 2025
I dati

Traffici porto: tra gennaio e maggio calo del 4 percento rispetto al 2014

Il presidente di Ap spiega i numeri: «Non è colpa del dossoall'imboccatura ma colpa dei fondali che servono da 20 anni»

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Nei primi cinque mesi del 2015 al porto di Ravenna sono stati movimentati 9,9 milioni di tonnellate di merci, il 4 percento in meno dello stesso periodo 2014 (10,3 milioni di tonnellate). In particolare quest’anno gli sbarchi sono stati pari a 8.459.969 tonnellate (-3,9 percento), mentre gli imbarchi ammontano a 1.439.833 tonnellate (-4,1 percento). Osservando singolarmente il mese di maggio si registra un calo del 9,2 percento rispetto a maggio dell’anno scorso. Sono i dati forniti come consuetudine ogni mese dall’Autorità portuale di Ravenna.

Nel dare una lettura dei numeri il presidente di Ap Galliano Di Marco esclude che la responsabilità del calo possa essere attribuita a minori arrivi di navi per impedimenti dovuti ai presunti ritardi dell’ente nell’avviare le procedure per la rimozione del dosso formatosi sul fondale all’imboccatura del porto con le mareggiate di febbraio: «Se prendiamo il periodo gennaio-maggio 2015 e lo confrontiamo con lo stesso periodo del 2014, relativamente al numero di navi arrivate con un pescaggio uguale o superiore alle 30mila tonnellate di stazza lorda che trasportano derrate alimentari secche o in colli, si sono perse circa 2 navi per un totale di 113mila tonnellate. Nel settore dei cereali e agricolo anche Venezia ha perso traffico, a dimostrazione del fatto che il fenomeno di navi costrette ad allibare a Venezia o Koper prima di venire a Ravenna non è legato tanto all’avamporto quanto al più generale problema dei fondali del porto di Ravenna, problema noto da oltre vent’anni. Peraltro, i peggiori mesi in assoluto sono stati dicembre 2014 e gennaio 2015, prima che ci fosse l’alluvione e subito dopo che avevamo fatto il dragaggio in avamporto del 2014».

In controtendenza invece il traffico container che con 93.401 teu ha registrato 8.581 teu in più (+10,1 percento) rispetto a gennaio-maggio dello scorso anno. In particolare l’aumento è stato pari a 3.550 teu per i pieni (+5,4 percento) e 5.031 per i vuoti (+26,9 percento). «Questo grazie al grande lavoro che i due operatori nel settore dei container (Tcr e Setramar) stanno facendo, nonostante un evidente problema di fondale che speravamo di poter risolvere realizzando una cassa di colmata provvisoria a Trattaroli, ipotesi svanita per il sequestro dell’area, con gravi danni sia economici che di immagine per l’Autorità Portuale di Ravenna». Il riferimento è al sequestro disposto dalla procura nell’ambito di un’indagine sui fanghi dragati in passato e depositati.

Il 29 giugno è stato inviato alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, per la pubblicazione, così come la legge impone, il bando di gara per la rimozione del cosiddetto dosso venutosi a creare in avamporto, per un importo di oltre 2,5 milioni di euro. Entro l’8 luglio il bando sarà dunque pubblicato, le offerte dovranno essere presentate entro il 5 agosto, il 6 agosto saranno aperte per individuare l’aggiudicatario del servizio e, una volta fatte tutte le verifiche di legge, si potrà partire, a settembre, con l’intervento.

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