Indagini per frode in commercio e falso in atti e registri
sigilli in cantina a circa 150mila ettolitri tra mosti e altri preparati
L’operazione trae origine da un’attenta analisi del rischio dell’Unità investigativa del ministero dell’Agricoltura che aveva evidenziato, per le tre realtà vitivinicole, gravi anomalie nella gestione della tracciabilità delle materie prime e sulla qualità dei mosti d’uva e dei vini, rilevate tramite accertamenti ispettivi e analitici. Con la collaborazione della guardia di finanza sono scattate le perquisizioni nelle aziende e a carico dei responsabili aziendali.
Si esamineranno al più presto le fonti di prova acquisite nel corso delle perquisizioni, al fine di reperire, tra l’altro, elementi extra-contabili comprovanti l’illecita rivendicazione di zone geografiche e indicazioni varietali prive di fondamento giuridico, finalizzata alla vendita di grandi quantità di vini da tavola e mosti d’uva designati con illecite indicazioni. Sono tuttora in corso ulteriori attività sulla tracciabilità e verifica di qualità dei prodotti presenti nelle cantine. Saranno inoltre approfonditi i controlli sulla qualità dei prodotti attraverso analisi specialistiche sui numerosi campioni prelevati e sarà esaminata la copiosa documentazione contabile ed extracontabile sequestrata per individuare eventuali ipotesi di evasione fiscale o ulteriori reati tributari.