Sciopero dei lavoratori della grande distribzuione anche a Ravenna dove stanno manifestando davanti all’Esp di Ravenna, centro commerciale in cui si trova peraltro un’Iper coop e una sede di librerie.coop, e ci sono manifestazione in corso anche davanti agli impermercati di Faenza e Lugo. A Ravenna sono oltre cento i lavoratori che stanno protestando con bandiere e slogan contro la rottura del tavolo di trattativa con Federdistribuzione, Confesercenti e Distribuzione cooperativa che doveva rinnovare il contratto fermo da due anni. La sola Confcommercio ha firmato un aumento salariale e il ripristino di alcune tutele. Al contrario, in particolare Distribuzione cooperativa chiede di poter adeguare i propri contratti a quelli del resto della distribuzione eliminando alcune tutele oggi previste per i lavoratori, per esempio dei supermercati Coop e delle librerie. Tutele che, ci spiega Vincenzo Mantovani della Filcams mentre si trova tra i lavoratori nel parcheggio dell’Esp, riguardano il pagamento dei primi giorni di malattia, l’abbassamento del monte delle ore di permesso e anche del salario orario. “Le centrali cooperative in questo modo stanno abbandonando il comportamente etico che le ha sempre contraddistinte. Noi al contrario vorremmo che fossero gli altri contratti a essere portati al livello del loro e non viceversa”. Mantonavi parla di un’adesione molto alta a questo sciopero unitario di Cgil, Cisl e Uil in un settore storicamente non facile da portare in piazza: “Di certo oggi sono chiusi i due Famila di Ravenna, l’ipercoop è a regime minimo. Sì, l’adesione è stata importante, ma ancora non abbiamo i dati definitivi”. E, se il tavolo della trattativa non dovesse riprendere, il 19 dicembre si replica.
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