«Ero assente alla commissione Porto per gli eventi della Repubblica Romana»

Il vicesindaco Mingozzi spiega l’assenza dalla riunione dedicata
ai dragaggi: «Il 9 febbraio per chi ci tiene è una data intoccabile»

«C’è un giorno dell’anno nel quale a Ravenna si svolgono numerose iniziative dedicate alla storia patria e alla costituzione mazziniana: si tratta del 9 febbraio, anniversario della Repubblica Romana e per un repubblicano che ci tiene come me non c’è niente di più importante. A quelle iniziative partecipo sempre». Insomma per Giannantonio Mingozzi, vicesindaco di Ravenna con delega al porto, non c’è commissione consiliare che tenga di fronte agli appuntamenti del 9 febbraio e questa è la spiegazione della sua assenza dalla riunione congiunta delle tre commissioni per discutere dei lavori di dragaggio del Candiano e della collocazione dei fanghi.

L’assenza di Mingozzi dalla sala municipale ha scatenato le critiche pesanti di Pietro Vandini (capogruppo M5s e presidente di una delle tre commissioni), Alberto Ancarani (Fi) e Francesca Santarella (M5s): «Non so a chi possa interessare il motivo della mia assenza dalla commissione consiliare di ieri, dedicata all’escavo dei fondali portuali, ma essendo stato accusato di scorrettezza e scarso rispetto non posso far finta di niente. Partecipo sempre alle iniziative di quella giornata non per ritualità, ma perché profondamente convinto che in quel periodo storico e nei valori che ha saputo esprimere ci siano le radici della nostra democrazia, la stessa che ci consente di confrontarci ogni giorno sui problemi della città».

Più nel dettaglio ieri si è svolta «una giornata di studi – aveva fatto sapere il Comune nei giorni precedenti – che vedrà la partecipazione dell’Ambasciatore dell’Uruguay in Italia e del ministro della Pubblica Istruzione della Repubblica di San Marino che, insieme con l’Amministrazione comunale di Ravenna sottoscriverà un accordo di collaborazione per la promozione dei luoghi della trafila garibaldina e dello scambio di visitatori tra la casa di Garibaldi a Montevideo e gli appassionati che tutti gli anni si recano allo storico Capanno di via Baiona». Nello specifico in contemporanea allo svolgimento della commissione (dalle 17 alle 19) il vicesindaco ha seguito le fasi finali della visita in città dell’ambasciatore e ha poi preso parte all’appuntamento realizzato dalla Casa delle marionette in collaborazione con l’Ordine della Casa Matha e il Comune: l’accensione dei lumini alle finestre nella facciata della Casa Matha. «Una tradizione – afferma Mingozzi – che rivive grazie al coinvolgimento delle scuole primarie e secondarie, di studenti e famiglie che rievocano in questo modo la storia della Repubblica Romana».

Ma la lamentela di Mingozzi è anche per una presunta mancanza di sensibilità istituzionale da parte di Vandini, presidente della commissione che ha convocato la riunione: «Guarda caso il consigliere Vandini, che mi invita a vergognarmi, ha convocato la commissione senza concordare nulla preventivamente né chiedere la disponibilità della giunta, come corretta prassi istituzionale d’abitudine prevede». Vandini fa sapere di aver inviato la convocazione scritta il 26 gennaio, Mingozzi replica di averlo saputo solo il 4 febbraio senza aver mai ricevuto una telefonata da Vandini: «Avrei proposto una data diversa e credo che sarebbe stato possibile. Ho molto rispetto per le istituzioni e sarei andato molto volentieri in consiglio a esporre le mie idee di contrarietà alle casse di colmata dentro le dighe foranee».

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