La visione del candidato sindaco Pd: «Chi trasforma condomini in hotel
non pagherà l’Imu per dieci anni. E per ogni lido una vocazione specifica»
«Sono convinto che il pubblico debba investire in maniera diretta in ricettività – ha detto de Pascale –. E su questo ho fatto un sogno. Ho immaginato un grande hotel, che si integri con la bellezza della città e trasferisca valore al cuore culturale della nostra Ravenna. Per un secolo, dall’’800 al ‘900, il Palazzo della Provincia è stato l’Hotel Byron di Ravenna, il più grande e prestigioso albergo della città. È così che ho immaginato nel futuro lo splendido palazzo della Provincia, pensando a quando, chiuse le Province, l’edificio verrà svuotato dagli uffici. Mi piacerebbe che nella prossima legislatura questo fosse un progetto realizzabile anche in onore alla storia di una città. L’idea potrebbe essere quella di bandire un project financing e dare in gestione ad un operatore privato la struttura per gli anni necessari ad ammortizzare l’investimento, ripristinando così un grande hotel in città e donando al centro di Ravenna una realtà di grande valore».
Promozione e commercializzazione del prodotto turistico dovranno essere, secondo de Pascale, al centro di una società pubblico-privato che il candidato immagina di costuire in tempi brevi: «Non solo nel nostro comune, ma provando a coinvolgere Comacchio, Cervia e l’entroterra occupandosi di fare informazione, statistica, ricerche di mercato, promozione, e soprattutto vendita del prodotto turistico con un direttore commerciale di comprovata esperienza internazionale e condiviso con i soci privati».
I nove lidi del comune di Ravenna hanno bisogno di «un piano strategico che faccia leva sugli elementi che ci rendono unici e sui quali nella competizione, da qui al futuro, possiamo risultare vincenti». L’obiettivo è attribuire «una vocazione specifica ad ogni singolo lido. Sicuramente ambiente, sport, cultura ma anche intrattenimento e divertimento che sono componenti altrettanto fondamentali dell’offerta».