Pagavano circa 20 euro al mese per vedere quasi 2mila canali delle piattaforme a pagamento Sky e Mediaset Premium, i cui abbonamenti regolari costerebbero anche cinque volte di più, o quasi. Per questo motivo alcune centinaia di persone in tutta Italia potrebbero finire nei guai, nell’ambito di un’inchiesta partita da La Spezia, dove un esperto di informatica avrebbe messo in piedi questa sorta di truffa ai danni dei due colossi televisivi, incassando in pochi mesi circa 50mila euro con un mancato guadagno per Sky e Mediaset stimato di mezzo milione di euro.
E come riportano Carlino Ravenna e Corriere Romagna nelle edizioni in edicola questa mattina (venerdì 8 aprile), i finanzieri hanno fatto irruzione nelle prime ore della mattina di mercoledì anche nelle case di una trentina di ravennati, sequestrando alcuni decoder. Il sistema, però, funzionava tramite internet, grazie a sofisticati dispositivi realizzati a La Spezia, e sono stati proprio i cosiddetti indirizzi Ip a permettere ai finanziari di rintracciare anche i presunti “fuorilegge” ravennati, che rischiano multe – scrive il Corriere – fino a 25mila euro.