Confindustria Romagna si ferma: sono per la fusione solo Ravenna e Rimini Seguici su Telegram e resta aggiornato Inaspettato passo indietro di Forlì-Cesena. «Ma il progetto va avanti» Confindustria Romagna era nata formalmente nel gennaio del 2015 con un’unione federativa che, secondo il programma predisposto, avrebbe dovuto portare a una fusione vera e propria entro un biennio. Venerdì a Santarcangelo, in anticipo quindi sulla tabella di marcia, era previsto l’atto formale della fusione. Ma un po’ a sorpresa (nonostante negli ultimi mesi gli addetti ai lavori avevano notato il rallentamento) il presidente di Unindustria Forlì-Cesena ha dichiarato il parere al momento negativo della propria giunta alla fusione, il cui progetto è quindi stato approvato (all’unanimità) solo dagli organismi direttivi di Confindustria Ravenna e Unindustria Rimini. «La sostanza del progetto è viva e vitale – dichiara l’attuale presidente federale Paolo Maggioli, di Unindustria Rimini – per questo le associazioni di Ravenna e Rimini proseguono il loro cammino con la piena apertura verso ogni meccanismo utile per proseguire anche con Forlì-Cesena». La parola passa adesso alle assemblee che hanno dato avvio al percorso di fusione. Stando ai bene informati, quello di Forlì-Cesena non dovrebbe essere un “no” irrevocabile, ma un momento di stallo (provocato in particolare dalle aziende più piccole) per arrivare magari al miglioramento del documento redatto e approvato da Rimini e Cesena, già comunque molto corposo. Total0 0 0 0 Forse può interessarti... Campionato mondiale di nascondino: medaglia d'argento per la squadra di Ravenna La Bbc a Ravenna per un servizio sull'Islam in Italia. Si parlerà del corso per imam Ravenna, una petizione per eliminare l'ingorgo tra la Ravegnana e Ponte Cella Seguici su Telegram e resta aggiornato