Altri 27 milioni per l’ospedale di Ravenna In vendita la sede di Largo Chartres

In arrivo le Case della Salute a Sant’Alberto e San Pietro in Vincoli
Si presentano anche tre nuovi primari, con obiettivi ambiziosi

Dopo i circa 50 milioni di questi anni per la realizzazione dei nuovi spazi del Dea e del Dsm, entro il 2018 l’Ausl della Romagna investirà 27 milioni di euro per interventi infrastrutturali all’ospedale di Ravenna, a cui si devono aggiungere circa 5,6 milioni per nuove apparecchiature.

Gli interventi più significativi riguarderanno la riqualificazione dello storico ingresso su via Missiroli, la realizzazione di nuovi 400 posti auto e, per quanto riguarda l’edilizia clinica, nuovi spazi per il blocco operatorio (investimento da 4,5 milioni di euro), per l’area materna e infantile, con ampliamento della pediatria (5,7 milioni) e per il blocco delle degenze (4,5 milioni).

Entro il 2017 verranno inoltre abbandonati gli uffici amministrativi della sede in centro di Largo Chartres (che verrà messa in vendita, per un valore stimato di quasi 5 milioni di euro), con i dipendenti che verranno spostati in aree non utilizzate dell’ospedale.

E se l’ospedale dovrà naturalmente continuare ad affrontare le problematiche acute, sul territorio le cronicità dovranno essere affrontate grazie anche alle cosiddette Case della Salute. Ecco così che l’Ausl ha annunciato l’apertura in giugno di quella di Sant’alberto, mentro entro fine mese inizieranno i lavori a San Pietro in Vincoli, dove l’obiettivo è aprire in luglio. Dovranno diventare il punto di riferimento certo rivolto ai cittadini per l’accesso alle cure primarie.

Sono stati inoltre nominati in questi giorni tre nuovi primari all’ospedale di Ravenna (nella foto). Si tratta del 48enne siciliano Federico Cappuzzo, nel reparto di oncologia (fino a poche settimane fa dirigeva quello di Livorno); del 60enne ravennate già molto noto al Santa Maria delle Croci Omero Triossi (gastroenterologia) e del 57enne ferrarese Francesco Lanza (in arrivo da Cremona), nuovo direttore di ematologia, luminare delle staminali che si propone di far accreditare Ravenna come centro nazionale ed europeo per i trapianti, appunto, da cellule staminali.

Infine l’Ausl ha annunciato anche che contro le carenze organico nel 2015 sui 60 nuovi assunti a livello romagnolo, tra personale infermieristico e sanitario, ben 39 sono stati destinati agli ospedali del Ravennate. E in vista dell’estate sono in arrivo altre 63 figure.

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