Nell’ambito della sagra “La Cozza di Marina di Ravenna in Festa”, la piattaforma Agostino B ha ospitato una visita dimostrativa nell’ambito della manifestazione, promossa dal Comune di Ravenna, che ha visto la partecipazione di circa 300 persone tra Istituzioni locali e nazionali, imprenditori e numerosi cittadini ravennati a dimostrazione della possibile convivenza tra pesca e attività estrattiva. Sono partiti dal porto di Marina di Ravenna a bordo di tre imbarcazioni, “Mare Cristallo”, “Mare Diamante” e “Falco”, per un mini tour verso la piattaforma al largo dell’Adriatico nel corso del quale i partecipanti hanno potuto vedere da vicino l’impianto e apprezzare i sapori del mare. Durante l’evento, infatti, si è tenuta, grazie alla collaborazione della Cooperativa dei Pescatori “La Romagnola”, una dimostrazione di raccolta di cozze dalle gambe della piattaforma. Da molti anni, infatti, esiste un accordo tra Eni ed i pescatori locali per questa attività, che ha portato alla creazione di cooperative che, ancora oggi, effettuano la raccolta e la commercializzazione dei molluschi prelevati dalle parti sommerse degli impianti marini. Si è sviluppato, così, un vero e proprio mercato di vendita che copre circa il 5% della produzione regionale di cozze, ovvero il 20-25% di quella della costa ravennate. I molluschi, prima dell’immissione al consumo, sono sottoposti a rigidi controlli da parte della ASL sulla componente biologica, metalli e idrocarburi. A partire dal 1991, sono realizzate ogni anno oltre 900 analisi per tutti gli impianti di allevamento mitili e piattaforme offshore presenti sul territorio regionale. Il tema della cozze è stato sollevato durante la campagna elettorale per il referendum sulle trivelle e la difesa della qualità del prodotto è stata una battaglia molto sentita nel territorio.
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