Nel 2013 il divorzio da Audi e tre anni dopo la rinascita con Fca: la parabola di Ghetti

La concessionaria nata nel 1963 dal 15 luglio è la casa del brand italo-americano

Dall’inferno alla resurrezione in tre anni. È la parabola della concessionaria auto Ghetti a Ravenna. Nell’estate 2013 arrivò molto vicina a scomparire dal mercato dell’automotive quando Audi e Volkswagen se ne andarono. E invece domani, 15 luglio, celebrerà il traguardo del percorso di rinascita partito a gennaio 2014 come officina multimarca: ora è la nuova casa Fca sul territorio con tutti i marchi del gruppo, da Alfa Romeo a Fiat, da Lancia a Jeep, da Abarth a Fiat Professional.

La crisi del gruppo cominciò, come detto, con l’addio delle tedesche. Dalla nascita nel 1963, Ghetti era arrivata nel 2011 tra le prime venti concessionarie italiane del gruppo Vw con tremila auto vendute (tra nuove e usate) e un fatturato di 70 milioni di euro all’anno. I motivi del divorzio con Volkswagen rimasero ignoti al pubblico.

All’inizio del 2014 cominciò l’avventura Ghetti Multiservice. Un polo di assistenza globale, certificato dalle case mandanti, in grando di rivolgeri al maggior numero possibile di automobilisti: officina, carrozzeria, pneumatici, centro revisioni per Vw e Fiat. In totale undici marchi che coprivano circa il 50 percento del parco veicoli circolante. Nel 2015 Ghetti diventa concessionaria Fca con Lancia, Fiat Professional e Abart e poi Jeep. Ora nell’estate 2016 l’ulteriore consolidamento.

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