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    Categoria: economia

Nomine cda Sapir: Confindustria contro la scelta della Camera di Commercio

L’ente camerale era solito indicare un Industriale ma questa volta metterà un suo dirigente. Si scalda il clima per la riunione dei soci

Il rinnovo del consiglio di amministrazione di Sapir, società terminalista a maggioranza pubblica operativa nel porto di Ravenna dove possiede vaste aree di superficie e immobili, diventa un terreno di scontro tra i poteri della città e le loro rappresentenze. Alla vigilia dell’assemblea dei soci che dovrà nominare i consiglieri e il presidente, Confindustria Romagna attacca la scelta della Camera di Commercio di Ravenna (proprietaria dell’11 percento di quote) che ha annunciato agli azionisti l’intenzione di nominare una propria dirigente nel cda e non più un esponente de mondo industriale, rompendo una consuetudine che durava da lungo tempo.

Gli Industriali in una nota scritta inviata alla stampa l’1 agosto parlano di «vivo rammarico» per la rottura «unilaterale di una lunga tradizione di scelte condivise, richiamata anche al Tavolo delle associazioni di categoria il 22 luglio scorso». Confindustria ricorda che le Camere di Commercio «sono state istituite per promuovere gli interessi commerciali e industriali, al loro interno si coordinano le associazioni imprenditoriali con l’obbiettivo dello sviluppo del territorio e nel rispetto di questo clima di collaborazione leale, è sempre stato un principio condiviso che all’interno del consiglio di amministrazione di Sapir fosse indicata dall’ente camerale di Ravenna una figura espressione di Confindustria, che è l’associazione più rappresentativa del porto».

Motivo del cambio di rotta? Secondo Confindustria Romagna, che parla attraverso il presidente Paolo Maggioli, «non sono stati dati validi motivi, se non un richiamo alla possibile fusione dell’ente camerale di Ravenna con quello di Ferrara, che non ha alcuna concreta attinenza con Sapir e che è tra l’altro una scelta non condivisa da Confindustria».