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    Categoria: economia

Benvenuti a Ravenna, dove sconti e offerte sono meno convenienti

Secondo un’analisi del Sole 24 Ore è tra i capoluoghi di provincia
più cari d’Italia, in media fare la spesa costa 4.309 euro all’anno

Sconti e offerte a Ravenna non sono poi così convenienti. Anzi, sono i meno convenienti d’Italia. È quanto emerge da un’elaborazione realizzata dal Sole 24 Ore del lunedì sui dati di 60 città capoluogo di provincia estratti dall’Osservatorio Prezzi del ministero dello Sviluppo economico e basati su un paniere di 20 prodotti alimentari di prima necessità, come pane, olio, zucchero e caffè.

Mettendo sotto la lente i prezzi medi, rilevati dall’Osservatorio del Mise tenendo conto delle diverse fasce di consumo e delle differenti aree territoriali, si osserva – citiamo il Sole – una cartina dell’Italia dove oltre la metà delle città ha uno scontrino del carrello della spesa superiore alla media nazionale (3.779 euro). La più esosa è Rimini (4.475 euro), seguita a ruota da Ferrara e Ravenna, dove lo scontrino medio annuo è di 4.309 euro. Agli antipodi troviamo Benevento (3.112 euro), tallonata da Catanzaro e Napoli.

Ma Ravenna, come detto, vanta un poco invidiabile primato se si considera il carrello con prodotti e punti vendita più convenienti: tenendo in considerazione offerte e sconti, a Ravenna lo scontrino annuo è il più caro d’Italia, pari a 3.261 euro; in questo ambito la più economica è un po’ a sorpresa Milano (che è anche allo stesso tempo la più cara per i prodotti top, con una media superiore agli 8mila euro), con 2.139 euro, grazie a una ampia scelta di discount, probabilmente.

Infine, un altro dato “allarmante” per Ravenna: rispetto a un’analoga rilevazione condotta dal quotidiano economico nel 2011, il carrello con gli stessi prodotti alimentari ha oggi, cinque anni dopo, un costo più salato in media, in Italia, del 6,7 percento. A Ravenna la crescita è stata invece da record, pari al 16,17 percento.