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    Categoria: economia

«La ristorazione nelle finte sagre ha un fatturato abusivo di 37 milioni»

I dati annuali in provincia secondo uno studio di Confcommercio
«Solo il Comune di Faenza ha un regolamento. E gli altri sindaci?»

«In provincia di Ravenna, nel corso dell’anno il fatturato abusivo delle sagre nel mercato della ristorazione è di oltre 37 milioni di euro». Lo afferma uno studio della Confcommercio. Che così descrive la distorsione del fenomeno: «Si presentano come sagre ma in realtà sono vere e proprie attività commerciali, una sorta di somministrazione parallela che poco o nulla ha a che fare con le sagre propriamente dette».

L’associazione di categoria fa una classifica del fatturato abusivo in regione: «Per Ravenna quinto posto in regione dopo Bologna (81 milioni), Modena (57 milioni), Rimini (42 milioni) e Reggio Emilia (40 milioni). In totale questo settore vale in Emilia Romagna circa 400 milioni di euro, 136 milioni di euro di valore aggiunto e la perdita di gettito di 54 milioni di euro. Nella sola provincia di Ravenna la perdita stimata di imposte dirette e contributi è di circa 6 milioni di euro».

Per contrastare questa illegalità diffusa, Confcommercio della provincia di Ravenna lo scorso anno ha inviato a tutti i Comuni una bozza di regolamento sulle sagre: «Ad oggi solo Faenza ha adottato un regolamento e un calendario delle sagre: nessun altro Comune del territorio ha avviato consultazioni locali per procedere alla definizione di quanto è previsto da una legge regionale». L’associazione quindi torna a sollecitare i sindaci del territorio affinché venga disciplinato un comparto economico senza regole, così come previsto dalla legge regionale del 2013 che prevede la definizione di un regolamento e di calendario annuale delle sagre, «in maniera che restino solo quelle vere e senza fini di lucro».