Cambio al vertice nell’Acmar, che intanto è al lavoro anche nell’area archeologica di Pompei

Ruggero Rosetti è il nuovo direttore generale

L’Acmar di Ravenna, dopo l’approvazione del “concordato in continuità”, rinnova il suo vertice tecnico: il passaggio di testimone è avvenuto pochi giorni fa dal precedente direttore generale Giorgio Tani all’ingegnere Ruggero Rosetti.

Rosetti ha una grande conoscenza della cooperativa di via Girolamo Rossi, essendovi entrato nel novembre del 1986 e acquisendo via via esperienze dal settore della produzione (cantieri) alla direzione Commerciale, incarico che ha ricoperto fino al 2013. Il nuovo direttore è stato amministratore unico della società Rana Diving & Marine Contractor Srl, una delle più importanti acquisizioni di Acmar, dove è stato per 13 anni componente del consiglio di amministrazione e per 8 anni vice presidente, al fianco di due presidenti “storici” come Roberto Gasperoni e Orano Suprani.

Rosetti ritorna in Acmar dopo due anni e mezzo trascorsi in alcune aziende private e parte con rinnovato slancio, raccogliendo il testimone da Giorgio Tani, come Roberto Guerrini ha rilevato alla presidenza Alfredo Zaccaria.

«Rosetti, maratoneta per passione – si legge in una nota inviata dalla coopeartiva – non può non guardare con responsabile fiducia al futuro della “nuova” Acmar, alleggerita dal peso finanziario che riguarda la “vecchia” Acmar e la sua procedura concorsuale». La coop prosegue nella sua attività di società di costruzioni, lavori infrastrutturali, civili e industriali. Proprio in questi giorni il settimanale “Edilizia e Territorio” del Sole 24 Ore, ha tracciato un bilancio relativo alle aziende presenti nel settore, con titolo “Trent’anni dopo: solo 10 nomi identici, 40 società sparite”. Nel testo si legge: “Una nostra indagine aggiornata dà conto di una quarantina di grandi imprese scomparse (con procedure concorsuali di diversa natura) nell’ultimo trentennio. Con la sorpresa in qualche raro caso (Acmar, Carena, Sacaim) di un ritorno in bonis”. Per chi lavora da anni nella manutenzione industriale all’interno del petrolchimico di Ravenna, con Versalis, Vinavil e Yara e nelle infrastrutture portuali (con la Sapir è stato rinnovato un contratto triennale in questi giorni), «non è una sorpresa», sottolineano da Acmar.
I lavori stanno andando avanti anche all’Aquila dove l’azienda ravennate sta operando interventi di lungo periodo. A Napoli proseguono i contratti di manutenzione dei fabbricati con R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana). Sul fronte dei beni culturali, l’Acmar, avvalendosi della sua specializzata Gerso è impegnata in alcuni cantieri nell’area archeologica di Pompei, mentre proseguono a Roma i lavori e i restauri a Palazzo Barberini, sede della Pinacoteca Nazionale Italiana.
Sul territorio, Acmar esegue i lavori di manutenzione nei siti e discariche Hera, oltre a essere titolare con Cmc del contratto di global service per la manutenzione delle strade del Comune di Ravenna.

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