Confartigianato, si uniscono le associazioni di Ravenna e Forlì

«È urgente il superamento delle logiche territoriali e provinciali»
Il nuovo soggetto raccoglie 8mila imprese e 20mila addetti

Le associazioni Confartigianato di Ravenna e Forlì si uniscono e nasce Confartigianato Unione Forlì Ravenna, nuova realtà «voluta per essere maggiormente competitivi e offrire un’assistenza sempre più qualificata ai propri associati, dando vita a un partner capace di intervenire efficacemente nei confronti della politica e della società in cui le imprese operano». Così l’hanno presentata Tiziano Samorè e Giorgio Grazioso, rispettivamente segretario provinciale a Ravenna e presidente a Forlì. Nella nuova veste, l’associazione di categoria rappresenta oltre ottomila imprenditori e lavoratori autonomi, che danno occupazione a più di 20mila addetti.

Non si tratta però di una fusione: le due associazioni territoriali e le società di servizi mantengono le proprie strutture e dirigenze attuali ma potranno contare sull’efficientamento che potrà derivare da questa collaborazione, dal passaggio di informazioni e da una divisione di compiti che è parte integrante del progetto. «In un contesto istituzionale in evoluzione e sempre più orientato al superamento delle logiche territoriali e provinciali – riporta una nota diffusa dopo l’ufficializzazione del matrimonio –, è urgente, anche per l’associazionismo, riorganizzarsi per essere un interlocutore in grado di dialogare pariteticamente con gli enti pubblici e quindi di rappresentare meglio le istanze e i bisogni delle aziende e delle categorie aderenti. Al tempo stesso, la scelta di mantenere forti le identità delle due realtà di Forlì e di Ravenna, con una presenza capillare in entrambi i comprensori, è garanzia di vicinanza alle aziende e alle necessità quotidiane di chi vive l’area».

Come spiegano i vertici delle due associazioni il nuovo soggetto risponde soprattutto a finalità di rappresentanza, così come stabilito nello Statuto approvato a dicembre. L’Unione sarà chiamata a elaborare, definire e attuare politiche sindacali e di lobby, per la tutela e lo sviluppo dell’artigianato e della micro, piccola e media impresa e dei lavoratori autonomi. Alla nuova struttura viene affidata la rappresentanza delle imprese associate nei confronti delle istituzioni, amministrazioni, enti, istituti, rappresentanze sindacali dei lavoratori, organismi e commissioni pubbliche e private e negli organismi associativi della confederazione nazionale e della Federazione regionale di Confartigianato Federimprese. E resta la funzione di rappresentanza sindacale delle categorie di mestiere, del gruppo Giovani Imprenditori, del gruppo Donne Impresa e dell’Anap (Associazione nazionale degli anziani e pensionati).

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