Mai così pochi crocieristi. E non sono previsti investimenti dall’Autorità portuale

Nel 2016 50mila passeggeri. Il presidente Rossi: «Deve essere la città a fare fronte comune se è interessata ad averne 100mila…»

Il 2016 del terminal crociere a Porto Corsini si è chiuso con un transito di 50mila passeggeri. Punto più basso di una china in discesa partita dai 156mila del 2011 e passata per i 100mila del 2012.

«I numeri dicono che siamo di fronte a un problema – dice Daniele Rossi, presidente dell’Autorità portuale – ma al tempo stesso dicono che ci sono ampi margini di recupero. Non dipende tutto da noi perché non decidiamo le rotte ma possiamo rendere la destinazione Ravenna quanto più appetibile possibile per i grandi operatori della crocieristica». Nella visione di Rossi questo significa fare uno sforzo come territorio e non solo come ente: «Non è un investimento che può ripagarsi con i canoni demaniali. Deve essere visto come un investimento che porta ricchezza al territorio anche grazie a quello che spendono i turisti che visitano la città. Per questo se la città è interessata ad avere 100mila persone all’anno deve fare fronte comune a partire dall’efficienza delle strutture per arrivare agli orari dei negozi».

In tempi passati si era parlato anche di investimenti per un nuovo terminal e l’aggiunta del terzo attracco a Porto Corsini: «Non ci saranno investimenti ulteriori che non siano quelli per la manutenzione», assicura però per il momento il presidente dell’Autorità portuale.

Intanto è notizia di questi giorni del coinvolgimento di Ravenna nel progetto Locations (low carbon transport in cruise destination cities – riduzione delle emissioni inquinanti nella mobilità legata al turismo crocieristico) inserito nel programma europeo Med 2012-20 con l’obiettivo di sostenere le amministrazioni pubbliche locali nella redazione di piani di mobilità a basse emissioni, anche attraverso lo studio e l’attuazione di misure specifiche dedicate a ottimizzare il flusso di merci e persone conseguente al turismo da crociera. Ravenna è tra le sette città europee coinvolte assieme a Trieste, Lisbona, Malaga, Zara, Fiume e Durazzo.

Da segnalare che lo scorso novembre la Global Ports Holding di Istanbul ha acquistato il 51 percento di Ravenna Terminal Passeggeri, il soggetto che gestisce il terminal di Porto Corsini. Il restante 49 è suddiviso tra Venezia Terminal Passeggeri e aeroporto Marconi di Bologna. Proprio in questi giorni (1 febbraio) sarà in visita in città il console generale turco a Milano, Hami Aksoy: incontrerà sindaco, prefetto e lo stesso presidente di Ap.

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