Fondazione Carira: dopo 24 anni si chiude l’era Gualtieri, Alfieri nuovo presidente

L’ingegnere è anche presidente della Mariani: «Museo Byron pronto nel 2019». Le previsioni iniziali parlavano del 2017

Dopo ventiquattro anni si chiude la presidenza di Lanfranco Gualtieri alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna: il nuovo presidente è Ernesto Giuseppe Alfieri, eletto dal nuovo consiglio di amministrazione appena insediato.

Laureato in ingegneria a Bologna, Alfieri è titolare a Ravenna di uno studio di progettazione di ingegneria civile. Ha ricoperto l’incarico di consigliere d’amministrazione della Fondazione Cassa e successivamente è stato anche consigliere d’amministrazione della Cassa di Risparmio di Ravenna. Già presidente, dal 1991 al 2005, del comitato provinciale della Croce Rossa Italiana, sezione di Ravenna. Dal 1994 è presidente del comitato per il restauro delle opere risorgimentali di Ravenna e dal 2006 presidente dell’associazione musicale Angelo Mariani.

Anche a nome del consiglio, il nuovo presidente ha rivolto un saluto al predecessore «che ha guidato con saggezza e sobrietà la Fondazione, rendendola perno della crescita sociale, culturale e civile del nostro territorio». L’impegno è quello di proseguiremo in sintonia con tutte le istituzioni pubbliche e private, «a dare impulso alle attività sul territorio che più necessitano di sostegni strategici, innanzitutto, con priorità etica, nel campo delle emergenze sociali e nell’assistenza agli anziani, con l’ammodernamento di attrezzature diagnostiche e strumentali di alta qualità per la sanità locale e ancora per la crescita dell’Università e del tessuto educativo e culturale dei giovani, per il volontariato ed il progresso culturale in genere».

Nel comunicato inviato dalla Fondazione Carira si elencano anche gli impegni più imminenti: «Proseguiremo nelle iniziative di valorizzazione dei Chiostri Francescani, anche in vista delle celebrazioni Dantesche del 2021. Infine, grande e specifica attenzione sarà rivolta agli interventi di respiro internazionale previsti per il recupero, anche con importanti risvolti urbanistici, dello storico Palazzo Guiccioli e per la conseguente realizzazione, entro il prossimo 2019, del Museo Byron e del Museo del Risorgimento, nuove, rilevanti attività culturali che favoriranno il sistema turistico nel suo insieme». Vale la pena ricordare che nelle previsioni iniziali alla vigilia dei lavori l’ipotesi era di concludere le opere nel 2017. In un primo momento si era addirittura ipotizzato di poterlo completare per il 2015 poi il cantiere si aprì solamente nell’autunno di quell’anno con la previsione di due anni di tempo.

Nel bilancio 2015, l’ultimo approvato dalla Fondazione, erano compresi finanziamenti a 623 progetti: compresi gli accantonamenti di legge a favore del Fondo Regionale per il Volontariato, la Fondazione ha erogato 4,8 milioni.

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