Arriva la fibra ottica a Sant’Alberto. Ancisi (Lpr) al veleno: «Un ringraziamento per la fedeltà al Pd alle elezioni»

Investimento pubblico-privato: cinque aziende hanno coperto parte dei costi. Cna soddisfatta

Una parte dei costi li ha sostenuti il Comune di Ravenna (44mila euro) e una parte l’hanno sostenuta cinque aziende (12mila euro): con un finaziamento pubblico-privato, definito dalla legge regionale 14 del 2014, è stato possibile portare la connessione internet a banda larga con fibra ottica nella zona artigianale di Sant’Alberto.

L’intervento è stato attuato attraverso una convenzione tra i soggetti coinvolti: il Comune, la Regione tramite l’azienda pubblica Lepida e le aziende stesse (Sefa, Stazione ecologica di Hera, Gardelli, Le Romagnole e Granfrutta Zani). Il Comune, una volta verificata l’assenza di offerte da parte del mercato di servizi in banda ultra larga, si è fatto carico di realizzare una dorsale dal punto più vicino della rete Lepida all’area produttiva con risorse proprie, le cinque aziende hanno finanziato i costi di fornitura e posa del cavo in fibra ottica, fornendo un contributo una tantum; la Regione, tramite Lepida, ha provveduto alla progettazione e alla direzione lavori e si farà carico della manutenzione. La rete è di proprietà del Comune, ma a tutti i soggetti contribuenti è stato dato un diritto di uso quindicennale, rinnovabile. Il 13 gennaio Lepida ha pubblicato una manifestazione di interesse a cui hanno risposto sei operatori di telecomunicazioni. In febbraio tutte le aziende sono state attivate ed è in corso la contrattualizzazione con uno degli operatori.

«In un territorio vasto come il nostro – affermano il sindaco Michele de Pascale e gli assessori Gianandrea Baroncini e Massimo Cameliani – superare il digital divide nel forese risulta una sfida molto importante, perché gli operatori privati non sono interessati a investire nella banda larga e ultralarga in zone con scarsa densità di popolazione. Ma portare questo servizio alle imprese del forese è fondamentale perché le rende competitive sul mercato e al passo con i tempi».

Il consigliere comunale di opposizione Alvaro Ancisi (Lpr) avanza il dubbio «che si tratti di una cerimonia di ringraziamento per l’incrollabile (ad oggi) fedeltà al Pd da par te dei santalbertesi, grazie esclusivamente ai quali e a quelli di pochi altri territori del forese (segnatamente le campagne di San Pietro in Vincoli e Castiglione) De Pascale ha fortunosamente salvato la pelle di sindaco». Il decano dell’opposizione non risparmia critiche all’amministrazione: «Gli utenti della nuova banda larga pubblica hanno generosamente contribuito al suo avvento di tasca propria, dopo otto anni di ininterrotti annunci a vuoto. Nel frattempo, le altre aziende e i liberi cittadini del posto si sono dovuti arrangiare alla meglio per comunicare via etere col resto del mondo totalmente a proprio carico, ricorrendo a fornitori privati».

Mario Petrosino, responsabile della Cna comunale di Ravenna, accoglie con soddisfazione l’intervento: ««Sappiamo bene che i motivi di esclusione dipendono dal non interesse per le grandi compagnie di intervenire in zone per loro poco appetibili. Proprio per questo è necessario l’intervento pubblico con un contributo determinante da parte delle imprese ivi insediate».

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