In un anno la tomba di Dante ha perso oltre 170mila visitatori stimati

Calo del 30 percento nel conteggio fatto a vista dal custode. Il Comune non aveva fornito il dato per evitare polemiche sul metodo di calcolo

Crolla il numero dei visitatori della tomba di Dante a Ravenna: nel 2016 sono stati 365.136 mentre l’anno precedente erano stati 536mila, un calo di 170mila persone che equivalgono al 30 percento. Occorre avere ben chiaro che si tratta di stime: per l’ingresso al monumento infatti non è richiesto un biglietto quindi il calcolo dei visitatori è realizzato a vista dal custode anche attraverso un monitor presente nei chiostri francescani. Una stima che un anno fa l’assessore comunale Massimo Cameliani, all’epoca titolare della delega al Turismo, definì molto attendibile.

A inizio 2016, nel corso di una commissione consiliare, era stata l’amministrazione comunale a diffondere i dati dell’anno 2015 con un resoconto degli accessi a musei e monumenti ravennati: complessivamente 1.474.540 ingressi (quasi 70mila in più rispetto al 2014, crescita del 4 percento). Come appare evidente da sola la tomba di Dante raccoglieva un terzo delle visite. Il numero del 2016 che pubblichiamo qui emerge dal rendiconto ufficiale della gestione 2016 dell’Istituzione Classense che sotto la sua egida annovera anche la Tomba.

Un anno fa scoppiarono polemiche per la metodologia di conteggio, giudicata da più parti troppo pressapochista. La risposta della nuova amministrazione è stata di non divulgare più pubblicamente il numero perché solo, appunto, una stima: «Non possiamo tenere in considerazione un dato che non è basato su alcuna bigliettazione ufficiale», ha riassunto un mese fa il nuovo assessore al Turismo Giacomo Costantini.

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