La canna per prendere i turisti all’amo

L’Arci guarda alle strutture ricettive per pacchetti con alloggio e uscite in mare

Fotogenericojpg02Non solo pesca professionale: secondo le ultime stime in provincia di Ravenna ci sono almeno sette-ottomila persone che praticano quella sportiva, all’interno di un club o da soli. A fornire i dati è Floriano Camanzi, presidente provinciale della Fipsas, la federazione aderente al Coni e fondata nel 1946 a cui sono associati oggi 1.400 pescatori. «Tra le altre cose, gestiamo il lago Le Ghiarine di Cervia – spiega Camanzi – dove se si è associati si può venire a praticare il carp fishing». La pesca sportiva è con rilascio: «Il pescatore pesa il pesce, fa la foto, lo cura nel caso ce ne sia bisogno e poi lo rimette in acqua», dice il presidente. Salvo un paio di eccezioni: la trota e la spigola, che dopo essere state pescate morirebbero.

I tesserati Fipsas coprono un po’ tutte le specialità: mare, fiumi, laghi, pesca subacquea e nuoto pinnato. Negli ultimi tempi è stata avviata anche un’attività didattica rivolta alle scuole per avvicinare i giovani a questo sport e far conoscere loro il rispetto dell’ambiente e l’importanza della salvaguardia degli animali e delle acque. «Non è facile perché spesso i ragazzi preferiscono altre attività e i genitori difficilmente li accompagnano, ma ci proviamo comunque». La Fipsas ravennate oggi milita nella serie C del campionato di pesca ma ha conosciuto anche fasti nazionali con campioni italiani ed europei, anche se «ormai anche loro hanno i capelli bianchi…».

Nel mondo della pesca ricreativa, da circa un anno è nata la sezione ravennate dell’Arci Pesca, di cui è consigliera Paola Fantinelli. All’Arci è associata la Motonave Elisa che da Marina di Ravenna porta i pescatori al largo. Oltre a questa attività, l’Arci Pesca organizza manifestazioni (tra cui la Sagra della Cozza e Pescando Ravenna) e ora si sta dedicando ad un progetto turistico: «La nostra idea è quella di rivolgersi alle strutture alberghiere o ai camping per organizzare uscite a pesca dalla diga o dal mare, il cosiddetto “Surfcasting” che pare andare molto di moda ultimamente e si svolge soprattutto nei primi mesi autunnali. Al momento l’Arci Pesca di Ravenna conta una cinquantina di soci. Potenzialmente la pesca turistica può quindi essere usata come amo per i turisti. Va considerato che attorno ad essa si muovono, oltre ai negozi specializzati, i pescatori professionali che forniscono le esche e una serie di soggetti che organizzano le battute di pesca».

Da qualche anno, chi vuole praticare la pesca sportiva e ricreativa in mare dovrebbe registrarsi al portale del Ministero che rilascia un attestato. Si tratta più che altro di una registrazione a fine censuari perché, in caso di controllo, per il pescatore trovato senza permesso è sufficiente registrarsi entro dieci giorni per non incorrere in sanzioni.

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