Quell’area di Stepra dove potrebbe sorgere un supermercato

La società pubblica è in liquidazione e deve vendere i terreni di sua proprietà. L’assessore Giacomoni: «Non ci interessano nuove aree commerciali. Auspichiamo l’arrivo di una struttura ricettiva»

Le associazioni dei commercianti come Confesercenti sono sul piede di guerra anche per un altro possibile insediamento commerciale in provincia, per quanto ancora molto al di là da venire e di dimensioni forzatamente ridotte. L’area è quella infatti di proprietà di Stepra (società pubblica ora in liquidazione che mantiene però la mission di vendere i terreni acquisiti in passato) a Bagnacavallo, lottizzata già nel 2004 con circa 15mila mq complessivi (che di superficie coperta ammonterebbero a 7mila 500 circa) e da allora sostanzialmente in vendita.

E se fino al 2012 il Comune di Bagnacavallo aveva posto un vincolo che impediva l’apertura di commerciale dedito agli alimentari, con le liberalizzazioni vincoli di quel genere sono caduti e ora quindi anche qui potrebbe aprire un supermercato, purché non superi i 1500 mq. Resterebbe eventualmente la possibilità di aprire intorno un esercizio pubblico e un paio di negozi, ma non molto altro. Anche perché tutta l’area retrostante, originariamente di circa 50mila mq è invece destinata a insediamenti industriali e produttivi (la metà dei quali già utilizzati da alcune aziende che vi lavorano) con un costo al mq intorno ai 100 euro circa.

Ma al momento, come ci spiega il vicesindaco e assessore all’Urbanistica del Comune, Matteo Giacomoni, non vi risultano interessamenti e progetti concreti non se ne sono visti. Né, secondo il comune, sarebbero necessari. «Credo che l’area guadagnerà in attrattività quando sarà realizzato il sottopasso. Resta che al momento interessamenti non ce ne sono stati. Il Comune da sempre auspica che lì nasca una struttura ricettiva al servizio della zona industriale e in generale non vediamo la necessità di un’altra zona commerciale. Vogliamo ridurre le aree edificabili perché sposiamo appieno la filosofia del consumo zero di territorio per privilegiare la riqualificazione e la rigenerazione. Abbiamo un bel centro storico e  vogliamo valorizzare la sua vocazione commerciale. Infine la nostra economia vive di agricoltura, e abbiamo bisogno di terra, e la terra non si crea, possiamo solo conservarla». Discorso non valido ovviamente per l’area Stepra, già lottizzata e anche già urbanizzata che potrebbe dunque restare uno delle poche possibilità per chi volesse investire nel settore commerciale nel comune di  Bagnacavallo.

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