L’ente presieduto da Cantone parla di violazioni del codice appalti. Lega Nord e M5s chiedono risposte dalla giunta Bonaccini
La diffusione della notizia ha suscitato le critiche del Movimento 5 Stelle: «I pesantissimi rilievi fatti da Anac e le critiche rivolte al presidente Bonaccini di avere un ente, Atersir, diventato sostanzialmente il controllore che è controllato dai controllati, sono la dimostrazione che il mondo dorato raccontato da questa Giunta soprattutto quando si parla di rifiuti non esiste», è il commento del gruppo regionale grillino. «La Regione, a cui spettano i compiti di indirizzo e vigilanza in materia, dov’era quando Anac rilevava molte criticità in merito alle modalità di affidamento dei contratti a terzi con importi medi per affidamento anche superiori a 1 milione di euro? – si chiede la capogruppo Raffaella Sensoli – Dov’era quando c’era da capire a fondo i rapporti tra Hera ed Herambiente con la cessione di una quota del 25% del capitale di Herambiente a soggetti privati, senza la necessaria procedura ad evidenza pubblica che non sembra conforme alla normativa vigente e collide con il regime dell’in house providing? Il presidente Bonaccini deve venire al più presto in Commissione Bilancio congiunta con la Territorio e Ambiente a riferire sulle rilevazioni mosse dall’Anac sul sistema di gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna».
Il consigliere regionale della Lega Nord, Stefano Bargi, aveva interrogato la giunta Bonaccini, alcuni mesi fa: «Se anche Raffaele Cantone dice senza girarci attorno che sussistono irregolarità evidenti negli appalti di Hera, soprattutto per quel che riguarda i servizi ambientali che l’azienda multiservizi appalta a soggetti esterni – dice Bargi – significa che avevamo visto giusto, quando chiedevamo spiegazioni all’amministrazione. Ci fu detto che, sostanzialmente, tutto era sotto controllo e che si attendevano gli esiti dell’azione che l’Anac aveva intrapreso nei confronti di Hera. Bene, ora sappiamo che la situazione non è solo grave, bensì gravissima».