Traffico container nei primi sette mesi del 2017: Ravenna cala, Trieste cresce

I dati relativi alla movimentazione dei contenitori. A Venezia numeri stabili

Gruporto

Meno 2,09 percento. Il dato totale della movimentazione dei container aggiornato a luglio non è dei migliori. Così, mentre si torna a parlare della futura costruzione del terminal in largo Trattaroli (anche se per ora si predisporrà solo un chilometro di banchina) il traffico dei contenitori a Ravenna rimane al palo. Secondo i dati aggiornati a luglio, quindi con più di metà anno ormai alle spalle, siamo a 139.761 teu. Mentre Ravenna arretra, Venezia rimane stabile e Trieste segna un incremento del 22,6 percento. Vale la pena dare un’occhiata anche nel Tirreno, in particolare a La Spezia. Nella città ligure infatti Contship, società privata presente anche a Ravenna con una quota in Tcr, segna un ottimo aumento del 6,4 percento. Un dato da tenere in considerazione perché una buona parte delle industrie emiliane spediscono proprio da La Spezia, più vicina geograficamente rispetto alla Romagna.

 

15,3 milioni

Le tonnellate di merci movimentate
a gennaio-luglio del 2017
Rispetto allo stesso periodo del 2016
si registra un calo dello 0,5 percento

Il dato prosegue un trend in flessione già dallo scorso anno. Alla fine del 2016 la quota di movimentazione si era fermata a 231.076 teu, lontanissima dagli 1,4 milioni di teu a cui si dovrebbe arrivare con l’approfondimento dei fondali a 14,5 metri e per i quali servirebbe, appunto, un nuovo terminal dato che l’attuale piazzale Tcr ha una capacità di circa 300mila teu. Tornando ai dati di luglio, va infine segnalata una flessione sia sul fronte dei container pieni (-6,59 percento l’import; -1,4 percento l’export).
Ravenna resta uno dei porti migliori per il traffico di rinfuse anche se qualche neo si trova anche tra le merci secche. I primi sette mesi dell’anno confermano il trend dello stesso periodo dello scorso anno, con una leggera flessione di un decimo di punto percentuale. Molto bene i materiali da costruzione (+10,04 percento) e i prodotti metallurgici (+5,04 percento) mentre si assiste ad un boom di minerali e dei cascami metallurgici (+345 percento, ma si parla di un traffico piuttosto limitato, siamo attorno alle 52mila tonnellate). Vanno male però alcuni traffici storici del porto: soprattutto prodotti agricoli (-30,74 percento) e concimi (-14,23 percento) con una leggera flessione anche dell’alimentare (-3,43 percento). Il movimento merci totale sul Candiano è stabile (-0,5 percento sul 2016) ma le cose peggiorano al netto dei prodotti petroliferi, che hanno segnato un buon incremento (+7,44 percento) ma non portano ricchezza diretta sul territorio. Se si toglie questa categoria merceologica, la forbice rispetto al 2016 i allarga all’1,2 per cento. Nel porto di Ravenna sono state movimentate, secondo gli ultimi dati, merci per un totale di 15,324 milioni di tonnellate.

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