Tra le proposte della riforma delle procedure concorsuali anche la centralizzazione romagnola, con sede che sarebbe nella città malatestiana
Durante la campagna elettorale il deputato folivese Marco Di Maio (Pd) ha precisato che l’eventualità è già stata superata. Tuttavia l’ordine provinciale degli avvocati, riunitosi il 10 aprile, non pare così tranquillo. La relazione del presidente Mauro Cellarosi scrive: «Nel caso del Tribunale di Ravenna – si legge – i criteri adottati per giustificare l’eliminazione dell’ufficio fallimentare accorpandolo a quello di Rimini non tiene conto della superiore pianta organica del tribunale ravennate rispetto a quello riminese» oltre a prescindere da alcune caratteristiche della città di Ravenna.
Tra le altre, Cellarosi ricorda la presenza del porto commerciale, sede dell’Autorità portuale di sistema e dell’Ausl Romagna. Inoltre ci sono grandi aziende «di caratura internazionale». Se si dovesse mantenere l’attuale proposta «l’inevitabile risultato sarebbe quello di un ulteriore slittamento verso una giustizia accentrata in ambito distrettuale, con gravissime ricadute sulla possibilità di accesso da parte dei cittadini e sull’attività degli avvocati (e degli altri professionisti) che tale accesso contribuiscono a garantire in modo fondamentale».