Goletta Verde a Lido di Dante: «Aspettiamo i fatti sulla chiusura della piattaforma»

Flash mob contro le estrazioni. Legambiente vuole che il sindaco mantenga la promessa della chiusura di Angela Angelina

Goletta Verde davanti alla piattaforma

Goletta Verde davanti alla piattaforma Angela Angelina

Goletta Verde era a Lido di Dante questa mattina, 4 agosto, per protestare contro le estrazioni di metano a largo della località. «Nonostante le ‘rassicurazioni’ del Governo – scrive Legambiente – dopo il referendum sulle trivelle del 2016, vecchi e nuovi pozzi e piattaforme e nuove attività di prospezione mettono concretamente a rischio i mari italiani e le coste dell’Emilia Romagna. Ecco perché chiediamo al Ministro dello Sviluppo Economico di cancellare tutti i sussidi ancora oggi garantiti alle fonti fossili e di mettere in campo una rottamazione delle fonti energetiche inquinanti».

Il «grave abbassamento di Lido di Dante»  è in particolare sotto la lente di ingrandimento dell’associazione ambientalista che,  in occasione del passaggio di Goletta Verde dalla località balneare, prima di raggiungere Porto Garibaldi, ha organizzato un flash mob sulla spiaggia di fronte alla piattaforma di estrazione gas più vicina alla costa di tutta Italia, ed ha lanciato la petizione #NoOil  indirizzata al ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio.

«In Emilia Romagna le fonti fossili coprono l’89,1% dei consumi totali regionali (Simeri GSE, 2015), contro il 10,9% da fonti rinnovabili. La produzione di petrolio, nel 2017, è stata pari a 18,4 mila tonnellate, lo 0,4% della produzione nazionale, mentre quella di gas è stata di 1.819,2 milioni di Smc, pari a circa il 32,2% della produzione nazionale che, stando agli attuali consumi, coprirebbero lo 0,03% del fabbisogno del nostro Paese attraverso la produzione di olio, e il 2,4% con quella di gas. Numeri certamente poco incidenti ma che nei territori e nei mari interessati dai progetti di trivellazione portano a rischi ambientali importanti». La portavoce della Goletta, Katiuscia Eroe, parla del nostri mari come di «un vero e proprio Texas petrolifero, dove gli interessi nel proseguimento alle attività petrolifere non si sono mai fermati».

Spiaggia Lido di Dante

Spiaggia Lido di Dante

«La piattaforma Angela Angelina, con le sue estrazioni di gas a ridosso della costa, concorre in modo significativo all’abbassamento del suolo, fenomeno che proprio sulla costa di fronte ha raggiunto livelli allarmanti – commenta Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia Romagna – con un abbassamento di ben 45 cm dal 1984 ad oggi. Nel periodo che va dal 2011 al 2016 tali tendenze diminuiscono ma, stando ai dati forniti da Arpae, rimane comunque il record massimo di abbassamento regionale della costa con 15 mm/anno». Il Comune ha aperto un confronto per anticiparne la chiusura ma – dice Legambiente – «al momento le promesse dell’amministrazione ravvennate sembrano non avere nessun riscontro oggettivo e ogni anno che passa aumenta il rischio per l’entroterra. Restiamo dunque in attesa di sapere se questo processo si attuerà o meno – conclude Frattini – e se alle dichiarazioni sui giornali del sindaco seguiranno anche atti. Noi certo non smetteremo di batterci per la difesa della costa e del clima e per ottenere la dismissione di questa e di tutte le altre piattaforme di estrazione presenti in regione»

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