Su un totale di 213 mezzi, 123 sono di classe Euro 3 o inferiore e viaggiano grazie alle deroghe previste dall’ordinanza. «Non c’è traccia di rinnovo del parco mezzi»
«Attualmente nel bacino di Ravenna circolano 57 autobus euro3, 26 euro2, 37 euro1 e addirittura tre mezzi classe euro0. In totale 144 sono quelli alimentati a diesel, 67 a metano e solo 2 gli elettrici mentre non c’è traccia di autobus alimentati a Gpl. Si tratta, com’è noto, di alimentazioni e classi ambientali fortemente inquinanti e di veicoli di grossa taglia le cui emissioni di Pm10 sforano ampiamente i limiti prestabiliti nel Pair2020. È vero che questa tipologia di automezzi rientra nelle categorie oggetto di deroga ai provvedimenti di limitazione della circolazione – spiega Pompignoli – ma è altrettanto vero che è ‘ridicolo’ disincentivare l’utilizzo del mezzo privato, incoraggiando il passaggio a modalità di trasporto pubblico locale con l’intento di abbattere le emissioni nocive se poi la maggior parte di questi autobus di linea è altamente inquinante»
Gli fa eco Samantha Gardin, segretaria provinciale del Carroccio: «Alla faccia della mobilità sostenibile sappiamo bene quali siano gli obiettivi del Pair e del nuovo Accordo di Bacino ma è chiaro a questo punto che i buoni propositi sul miglioramento della qualità dell’aria sbandierati ai quattro venti dal Presidente Bonaccini restano tali e che non c’è traccia, per lo meno nel nostro bacino, di quel rinnovo del parco mezzi del trasporto pubblico locale, messo nero su bianco dalla Regione Emilia Romagna nel Pair2020, e che garantirebbe, anche nella nostra provincia, la circolazione di autobus più ecologici».