La proiezione sommaria del sindacato per Ravenna: calcoli provvisori. La provincia con la percentuale più bassa in regione
«Questa proiezione è in linea con la situazione reddituale dei cittadini romagnoli, come abbiamo evidenziato in un nostro recente studio – afferma Filippo Pieri, segretario generale Cisl Romagna – mentre in regione sarebbe nella provincia di Parma il maggior numero di famiglie che potrebbero ricevere questo sussidio, con un tasso dell’8,5 percento che è pari a quello medio italiano».
Pieri definisce «ben accetti» tutti gli interventi che danno un aiuto alle famiglie in difficoltà ma critica «la cancellazione dell’esperienza degli anni scorsi, il cosiddetto reddito di inclusione (Rei), che è andata a regime proprio nel 2018 dopo alcuni anni di sperimentazione, mentre ora occorrerà cominciare daccapo».
L’erogazione del reddito di cittadinanza sarà collegata a un percorso da attivare nei Centri per l’Impiego dove dovranno essere assunti addetti: «Occorreranno quindi parecchi mesi prima che questi diventino operativi. L’esperienza del Reddito di Inclusione ci insegna che per far partire procedure così complesse, che coinvolgono diversi enti e istituzioni, occorre tempo ed un’adeguata istruttoria al fine di evitare distorsioni e abusi nell’applicazione».