Tre giudici hanno già dato ragione a chi ha fatto ricorso, la lista civica parla di pressioni subite da altri operai
Da tempo La Pigna preme su questo fronte perché la multiutility e il sistema cooperativo collegato nella rete dei subappalti adeguino le forme contrattuali in senso migliorativo. Già sono stati presentati esposti all’Inps, all’Ispettorato del lavoro di Ravenna, di Forli e di Rimini e al ministro per lo Sviluppo economico e del lavoro Luigi Di Maio.
La presa di posizione della lista arriva all’indomani dell’incontro con i lavoratori operanti nel settore dell’igiene ambientale avvenuto il 7 febbraio. «Le tre sentenze a brevissima distanza una dall’altra – afferma Verlicchi – non solo hanno riconosciuto la validità del nostro ordine del giorno bocciato dal Pd in consiglio comunale a fine 2017, ma hanno dato vita a una nuova giurisprudenza in materia».
All’incontro hanno partecipato numerosi lavoratori delle coop di Ravenna e della Romagna, presenti anche l’ex sindacalista della Fit-Cisl Stefano Rivola e il dipendente della coop sociale 134 che ha visto riconoscersi, con recente sentenza del tribunale di Rimini, l’applicazione del contratto Fise e la relativa differenza retributiva pari a 38.500 per un periodo di quattro anni. Alcuni lavoratori, secondo le parole della Pigna, «hanno raccontato di pressioni ricevute da rappresentanti delle coop sociali, finalizzate a scoraggiare gli stessi dall’intentare cause».