Tanti ravennati a Roma, tra sindacati e “caschi gialli” dell’Oil & Gas

«Grande contributo del nostro territorio, da qui parte un messaggio di unità e di proposte per il rilancio del Paese»

Manifestazione9febbraio2cgilcisluil.jpgMolti ravennati hanno partecipato oggi alla manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil “Futuro al lavoro” a Roma, dove migliaia di persone hanno sfilato in corteo per la crescita, lo sviluppo, l’occupazione, le pensioni e il fisco.

Dal palco di piazza San Giovanni hanno preso la parola i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Prima di loro sono intervenuti delegati e delegate per dare voce a tutti i settori e le generazioni del mondo del lavoro.

«Oggi abbiamo vissuto una grande giornata – commentano i rappresentanti territoriali di Cgil, Cisl e Uil al termine della manifestazione -: piazza San Giovanni era gremita e coloratissima. Possiamo dire che il territorio ravennate ha fornito un grande contributo con le tantissime persone che in piena notte sono partite per raggiungere la capitale. Ai 10 pullman predisposti dai sindacati, si sono aggiunti tutti coloro che hanno viaggiato con mezzi propri. Da Roma parte un messaggio di unità sindacale e di proposte per il rilancio del Paese. Il Governo deve ascoltare e comprendere le richieste dei sindacati che sono contenute nella piattaforma unitaria. Occorre aprire un confronto serio e di merito sulle scelte da prendere per il Paese: creazione di lavoro di qualità, investimenti pubblici e privati a partire dalle infrastrutture, politiche fiscali giuste ed eque, rivalutazione delle pensioni, interventi per valorizzare gli assi strategici per la tenuta sociale del Paese, a partire dal welfare, dalla sanità, dall’istruzione, dalla Pubblica Amministrazione e dal rinnovo dei contratti pubblici, maggiori risorse per i giovani, le donne e il Mezzogiorno».

Un grande successo – a detta dei proponenti – anche la manifestazione a Roma dei cosiddetti “caschi gialli”, i lavoratori dell’oil&gas che anche da Ravenna (tra maestranze e imprenditori), hanno voluto testimoniarne al Governo la loro preoccupazione per le decisioni prese con l’emendamento che blocca le estrazioni.

Oil GasA partecipare con i “caschi gialli” anche il consigliere Pd alla Regione Emilia-Romagna Gianni Bessi.
«La prima cosa che ha dimostrato questa manifestazione – dichiara Bessi – è che il mondo dell’energia, dell’industria del gas naturale italiano, dell’impiantistica industriale è vivo, vuole fare sentire la propria voce, vuole testimoniare quale sia l’importanza che ha per il presente e futuro di questo Paese. La seconda è che nonostante Luigi Di Maio continui a non volere ascoltare i lavoratori italiani, rifiuti il confronto con loro che sono i suoi ‘datori di lavoro’, la battaglia per fare valere le proprie ragioni e, in questo caso, la propria occupazione, continua. Voglio ricordare da questo punto di vista che il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha scritto una lettera al presidente del consiglio Giuseppe Conte per chiedere di discutere il futuro di questi cittadini italiani e di queste imprese italiane che, non dimentichiamolo, hanno un prestigio di livello internazionale e che hanno in Emilia-Romagna un distretto industriale che vede migliaia di aziende da Piacenza a Ravenna. Mi impegnerò fino all’ultimo perché questo scempio ai danni di tante brave persone che ogni giorno si svegliano per andare a lavorare, produrre ricchezza e pagare le tasse, non venga consumato».

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