Il Governo si è impegnato a farsi carico della richiesta del presidente della Regione Bonaccini per tutelare chi ha subìto danni, anche in Romagna
Il transito è consentito a tutte le autovetture e ai vicoli con massa a pieno carico non superiore a 3,5 tonnellate, secondo quanto già disposto dalla Procura stessa. Per i mezzi pesanti restano invece valide le deviazioni sui percorsi alternativi già utilizzati. Sono attivi filtri e controlli da parte del personale Anas e Forze dell’Ordine.
Al contempo proseguono i lavori di manutenzione programmata già previsti nel piano Anas di riqualificazione della E45, appaltati nei mesi scorsi e consegnati a dicembre all’impresa esecutrice, per un investimento di 2,5 milioni di euro.
Nel frattempo il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza della Regioni, Stefano Bonaccini, ha richiesto (in sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni-Enti locali, a Roma, anche a nome delle Regioni Toscana e Umbria) di attivare subito gli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori delle aziende danneggiate dalla chiusura del viadotto. Richiesta che ha ricevuto già una prima risposta positiva dall’esecutivo. Il viceministro all’Economia, Massimo Garavaglia, si è infatti impegnato a farsi carico della richiesta interessando rapidamente anche gli altri ministeri coinvolti.
Il presidente Bonaccini ha portato sul tavolo di confronto col Governo una richiesta che è stata immediata e che tuttora viene sollecitata dalle istituzioni locali, dai sindacati e dalle organizzazioni d’impresa, sia artigiane che industriali. L’attivazione da parte dell’esecutivo fa seguito a un primo intervento della Regione che il 28 gennaio scorso ha stanziato una prima tranche da 250 mila euro per garantire un primo aiuto alle imprese, ai lavoratori e alle famiglie delle Province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini colpite dalla chiusura della viabilità, fondi in corso di erogazione d’intesa con i gli enti locali. In precedenza, il 16 gennaio, il presidente della Giunta aveva dichiarato lo stato di crisi regionale, atto a cui aveva ha fatto seguito, il 25, la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza nazionale.
In merito all’attivazione degli ammortizzatori sociali, per i soli territori dell’Emilia-Romagna la Regione chiede al Governo l’assegnazione di risorse per 8 milioni di euro, necessari all’integrazione del reddito dei lavoratori di tutte le imprese direttamente colpite, per un periodo di 180 giorni, da rivalutare poi sulla base dell’evolversi della situazione.