Il traffico nei contenitori è calato del 2,69 percento. Il totale della movimentazione merci è aumentata soltanto dello 0,64 percento
In generale il 2018 è stato un dato di stallo per il porto di Ravenna. I dati diffusi da Autorità portuale che tracciano il bilancio dello scorso anno contano 94 navi in meno arrivate e un traffico totale in linea con quello del 2017: una movimentazione pari a 26,684 milioni di tonnellate (+0,64 percento rispetto al 2017). Oltre ai container, ha sofferto anche la merce movimentata con trailer-rotabili(-5,39 percento). Positivo invece il dato delle merci secche (+1,48 percento) e delle rinfuse liquide (+1,68 percento).
Tra i prodotti in crescita nel 2018 c’è l’agricoltura (12,61 percento), i prodotti metallurgici (+4,98 percento) e i combustibili solidi (+37,12 percento ma si parla di un traffico che vale meno di centomila tonnellate). Male, invece, l’alimentare: il dato è in calo del 5,65 percento. L’alimentare funziona invece sul fronte delle rinfuse liquide dove oli e similari sono in crescita del 9,89 percento. I materiali da costruzione segnano una flessione del 4 percento.
I crocieristi sono calati del 64 percento: 18.068 passeggeri contro i 50.133 del 2017. Le toccate delle navi da crociera, a causa dell’insabbiamento nell’avamporto di Porto Corsini, sono passate da 48 a 34. Facendo una media matematica, è come se fossero andati persi 2.290 turisti per ogni nave.