La stima del presidente del colosso dell’acciaio riguarda le maggiori spese di logistica da sostenere perché la banchina sulla sponda nord del Candiano ha un pescaggio di 10,3 metri e le navi più grandi non possono attraccare rendendo necessario più viaggi con navi più piccole
Ma la situazione in cui si trova Marcegaglia potrebbe riguardare anche altre attività portuali. Perché la cifra di 5 milioni di euro, in buona sostanza, rappresenta i maggiori costi di logistica che l’azienda si vede costretta a sostenere per quelle spedizioni che per quantità e rotta, si in arrivo che in uscita, potrebbero viaggiare con navi di maggiori dimensioni e invece devono utilizzare più navi più piccole. Oggi la banchina di Marcegaglia ha un pescaggio di 10,3 metri.
Non è allora un caso che lo stesso presidente poi, senza toni polemici, si dica convinto che la realizzazione dei nuovi investimenti arriverà prima del completamento del progetto hub portuale: «Il nostro piano è indipendente dall’escavo. Anche se i dragaggi non si dovessero mai fare noi non torniamo indietro. Però voglio essere chiaro: ovviamente auspichiamo che l’opera si faccia e si faccia prima possibile, non c’è dubbio che sarebbe un passo avanti per tutti». Insomma come dire che se le infrastrutture frenano la competitività, allora bisognerà puntare su altri aspetti per stare sul mercato. Se le opere pubbliche tardano, il privato può solo investire su macchinari, tecnologie, digitalizzazione, sicurezza.