L’ateneo di Bologna ha approvato l’attivazione del corso (75 posti anche a Forlì): per l’insediamento nel territorio bizantino l’impegno economico sarà di circa 30 milioni di euro
I due corsi di Medicina si appoggeranno all’Ausl Romagna e saranno sostenuti da numerosi enti locali e finanziatori privati. Per il territorio ravennate si tratta di Fondazione Flaminia, Comune di Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Fondazione del Monte, Gruppo Villa Maria, Istituto Oncologico Romagnolo. Un impegno economico locale che si aggira intorno ai 30 milioni di euro. Per il territorio forlivese contribuiranno la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, il Comune di Forlì attraverso Serinar, Italo Carfagnini (Macifin), l’Istituto Oncologico Romagnolo, il Gruppo Villa Maria, Maria Grazia e Giuseppe Silvestrini. Le lezioni a Ravenna si svolgeranno all’ospedale Santa Maria delle Croci, «dove è già stato approvato un progetto riguardante la realizzazione di aule e laboratori didattici all’avanguardia», fa sapere la Fondazione Cassa di Risparmio.
«Si tratta di un grandioso progetto di integrazione – commenta il prorettore alla didattica Enrico Sangiorgi – che abbraccia didattica, ricerca e assistenza e coinvolge la Regione, gli Enti del territorio e tutte le città su cui insiste il Multicampus dell’Università di Bologna: Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, ognuna con strutture e funzioni sanitarie che rappresentano le specifiche vocazioni dei territori romagnoli. Si conclude un percorso ambizione e complesso alla cui riuscita sono particolarmente orgoglioso di ver contribuito».