Tre su quattro fanno servizi alle imprese. In un anno la crescita a Ravenna è stata del 14,5 percento, meglio della media in Emilia-Romagna e in Italia. Il 18,8 percento possiede una forma di brevetto. Dati Camera di Commercio
Guardando alla composizione della compagine sociale, a Ravenna quasi l’11 percento sono imprese a prevalenza femminile, ossia startup in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne ed il 12,5 percento sono invece a prevalenza giovanile (quote e cariche in maggioranza ad under 35); quasi il 5 percento sono imprese a titolarità straniera. Inoltre, il 18,8 percento delle imprese innovative ravennati è depositaria o licenziataria di alcune tipologie di privativa industriale (brevetti) oppure titolare di software registrato e una su cinque è ad alto contenuto tecnologico, cioè sviluppa e commercializza esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico.
Possono ottenere lo status di startup, le società di capitali costituite da meno di cinque anni, con fatturato annuo inferiore a cinque milioni di euro, non quotate ed in possesso di determinati indicatori relativi all’innovazione tecnologica previsti dalla normativa nazionale vigente; possono essere organizzate anche in forma cooperativa e devono avere come oggetto sociale, esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
Nel Registro Imprese delle Camere di commercio è prevista una sezione speciale per le startup ed è stata realizzata anche una piattaforma istituzionale, all’indirizzo startup.registroimprese.it: una vetrina nazionale online, che oltre a fornire dati ed elenchi aggiornati, è a disposizione di startup e Pmi innovative che vogliono farsi conoscere da investitori, sia italiani che internazionali.
Le startup iscritte al 31 dicembre 2019 nella sezione speciale del Registro Imprese Nazionale ammontano a 10.882, il 3 percento di tutte le società di capitali di recente costituzione. Analizzando la distribuzione geografica del fenomeno, la Lombardia è la regione in cui è localizzato il maggior numero di startup innovative, con poco più di un quarto del complesso delle startup italiane (2.928, pari al 26,9 percento del totale nazionale); segue il Lazio, unica altra regione a superare quota mille (1.227 e 11,3%).
In Emilia-Romagna sono 931 ed è la terza regione in cui è localizzato il maggior numero di startup. Sotto il profilo occupazionale, a livello nazionale le startup impiegano complessivamente più di 61 mila persone, di cui almeno 50mila sono soci di capitale dell’azienda.
Inoltre, è elevata la rappresentatività di imprese fondate da giovani under 35, il 19,8 percento del totale delle startup nazionali. Milano si colloca in cima alla classifica delle province italiane, con il 19,1 percento delle startup del Paese; Bologna, con il 2,9 percento, è quinta nella classifica nazionale, ma è prima in regione per numero di startup, con una incidenza quasi del 34 percento. Seguono Modena e Rimini, ma ben distanziate, con una incidenza, sul totale della regione, rispettivamente pari a 15,2 percento e 12 percento.