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La cooperativa bagnini “chiude” le spiagge di Cervia: «Stop a bar e ristorazione»

Dopo il pienone dell’8 marzo e le decisioni del Governo per contenere la diffusione del coronavirus

La cooperativa bagnini di Cervia “chiude” le spiagge e chiede ufficialmente a tutti i 200 imprenditori balneari associati di sospendere ogni attività di bar e di ristorazione fino a giovedì 2 aprile “per attenersi con scrupolo, rigore e senso civico alle disposizioni fornite dalle istituzioni che in questi giorni d’emergenza vedono il coronavirus avanzare nella sua diffusione”.

La decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione straordinario di lunedì 9 marzo, subito dopo le ultime affermazioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha dichiarato tutta Italia zona protetta per evitare spostamenti, assembramenti e di conseguenza, contagi.

La cooperativa segnala ai soci come “tutti gli spostamenti siano vietati se non per comprovate necessità, in tutto il paese”.

La decisione della Cooperativa Bagnini è successiva anche alla presa di coscienza di un afflusso massiccio, domenica 8 marzo, “dei turisti sulle spiagge cervesi diventate in giornata meta di migliaia di persone che si sono riversate sul mare per passare una domenica all’aria aperta complice il sole e il clima mite. È comprensibile – scrive la cooperativa – la voglia di stare all’aria aperta ma oggi, nel giro di poche ore, la situazione è cambiata. La soluzione al problema del Coronavirus dipende dalla capacità di limitare volontariamente gli spostamenti e chiede a tutti un sacrificio inevitabile per chi ha a cuore la incolumità del nostro Paese”.

Un plauso alla cooperativa arriva dal sindaco Massimo Medri: «La Cooperativa ha dimostrato ancora una volta di avere grande senso civico e di comunità. Grazie per essersi attenuta con scrupolo, rigore alle disposizioni fornite in questi giorni d’emergenza, e per essere stata di esempio per tutti gli associati».