«Perché non dare anche a noi bagni la possibilità di fare ristorazione a domicilio?»

L’appello alle istituzioni del Mercurio di Marina Romea

Bagno Mercurio Marina Romea

Uno scorcio del bagno Mercurio di Marina Romea

Riceviamo e pubblichiamo l’appello di un imprenditore balneare che solleva una nuova questione in questo periodo di emergenza legata alla diffusione del coronavirus, che già sta mettendo a rischio la stagione.

Mattia Trombi, tra i titolari del bagno Mercurio di Marina Romea, lamenta infatti l’impossibilità di effettuare ristorazione con consegna a domicilio in questo periodo in cui invece i bagni, senza emergenza, sarebbero stati operativi.

«Potrebbe essere un modo per lavorare, anche se poco, come stanno facendo quasi tutti i ristoranti». Al momento però la licenza di ristorazione è collegata con quella per l’attività balneare, sospesa dalle ordinanze restrittive anti Covid-19.

Trombi si appella quindi alle istituzioni «perché già la nostra situazione è e sarà drammatica – scrive – e se ci viene tolta anche la possibilità che invece ad altri è data di poter incassare almeno qualcosa (anche solo le spese di gestione delle utenze che comunque arriveranno e saranno da pagare anche se siamo chiusi) non so veramente come potremo fare. Si parla di reinventare la stagione 2020, di essere positivi, di impegnarci, di fare sacrifici, ma devono renderlo possibile le istituzioni, non noi. Non sappiamo come potrebbe andare la consegna al domicilio ma anche a noi deve essere data la possibilità almeno di provare».

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